Rassegna storica del Risorgimento

BRESCIA ; CONGRESSI STORICI
anno <1933>   pagina <861>
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vicino ossario hanno deposto una delle corone recate da Brescia. La sosta, per necessità di orario, fu veloce: i gitanti gradirono però molto l'omaggio che il vice presidente della Società di San Martino e Solferino, gr. uff. Fisogni, ebbe a fare a ciascuno di loro con guide ed opuscoli illu .strativi della torre e della zona. La teoria di macchine sostava pochi minuti dopo a Solferino. Il museo Carlotta, già a Cavriana, sistemato nel nuovo edificio e ordinato dal prof. Antonio Monti, li interessava vi­vamente : essi si incontravano 11 col cav. uff. Gaudenzio Carlotti, il pa­ziente e amoroso creatore della eccezionale raccolta e avevano modo di felicitarsi con lui. Si compiva poi nell'Ossario il simbolico reverente omaggio ai Caduti con l'offerta della corona d'alloro legata da nastri tricolori.
Con qualche minuto di anticipo sull'orario, si raggiungeva Mantova prima del tocco. La visita al Palazzo Ducale, per quanto durasse due ore all'incirca non era che una fuga attraverso la sterminata e fastosa successione di sale : accompagnava i congressisti la più. dotta e valente delle guide, lo stesso comm. Cottafavi al quale tanto deve la restaurata reggia gonzoghesca. Per la particolare competenza dei visitatori e per la loro facoltà di far rivivere documenti e cimeli, notevolmente interes­sante riusciva, com'è naturale, la sosta nelle prigioni dei martiri di Bel­fiore.
Seguiva il ricevimento in Municipio, dov,e facevano gli onori il po-destà ing. Schiavi e il presidente della provincia on. Maffei, quindi la 'visita al tempio di San Sebastiano ; sulla tomba dei martìri del Risorgi­mento si posava la terza corona portata da Brescia. I presenti si racco­glievano in un minuto di silenzio e salutavano romanamente. Un istante dopo l'omaggio veniva reso al ricordo marmoreo che i camerati manto­vani hanno eretto ai martiri della causa fascista affiancati ai Fattori della unità della Patria, sotto la stessa volta dell'antichissima chiesa.
A questo punto, non mancando più di mezz'ora alla partenza al cui orario doveva essere osservato puntualmente, la comitiva si divise. Men­tre parte dei congressisti percorreva il palazzo del Te, altri raggiunge­vano gli spalti di Belfiore. Il reverente saluto alla fossa nella quale si spensero la giovinezza di Tito Speri e tante vite di eroi, suggellava pia­mente il pellegrinaggio .
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Con una indimenticabile manifestazione di devoto omaggio alla Maestà del Ee Vittorioso il 17 settembre si è effettivamente concluso a