Rassegna storica del Risorgimento
NIGRA COSTANTINO ; TRENTO ;"PRO PATRIA"; CRISPI FRANCESCO
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1934
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de Vecchi di Val Cismon
mento così noncurante quando non addirittura offensivo per il nuovo Eegno che lo storico, leggendole oggi, non può frenare un moto di sdegno. Lo sdegno è corretto soltanto dalla certezza che la nemesi della Storia per quegli stati e per quei popoli o è già venuta o verrà.
Nei territòri irredenti: in tutta la Valle dell'Adige fino alla Vetta d'Italia, da Trieste fino al Nevoso, nella Dalmazia fino alle Dinariche, per tutto l'Adriatico l'atto di forza storicamente fatale riaccendeva i propositi di resistenza, ravvivava le speranze non nutrite altrimenti che di fede. La voce di Gabriele d'Annunzio, voce di vaticinio, in quella grande poesia che è sempre la Torpediniera dell3Adriatico, pubblicata poi Belle Odi Movali, che sono del tempo, legava il passato glorioso all'avvenire certo, pure in mezzo ad una così cupa caligine :
....rocchio dell'anima scorge
oltremare in lontananza
la città che sorge
alta sul suo golfo splendendo a la nostra speranza
da tntte le torri splendendo nell'unica fede ;
Sempre a te ! Sempre la stessa !
poi che ancora crede
la triste sorella domata, a la nostra promessa .
La voce del Poeta civile così chiudeva il Suo canto profetico :
oh rispondi ! il fato
è certo ; e a quel Giorno s'accendono i fuochi su l'are .
Alfredo Orioni scriveva la sua Lotta politica, che nessuno voleva pubblicare e nessuno voleva lèggere.
Strano grigiore di tempi, nei quali una generazione, stanca del prodigio compiuto nel Risorgimento, pareva quasi non credervi più perchè la generazione nuova e