Rassegna storica del Risorgimento

NIGRA COSTANTINO ; TRENTO ;"PRO PATRIA"; CRISPI FRANCESCO
anno <1934>   pagina <8>
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de Vecchi di Val Ciamon
Criapi o Nigra
Roma, 24 luglio 1890 Ministero degli Affari Esteri
Il Ministro
26846
Signor Ambasciatore,
La Luogotenenza di Trento ha sciolto la Società Pro-Patria.
H Governo del Re nulla ha da dire circa un atto di amministrazione interna che in sé stesso sfugge al suo giudizio, ciascuno stato essendo padrone di governarsi con i criteri che gli sembrano più opportuni.
Debbo però affermare nell'interesse dei rapporti internazionali che la notizia del fatto ha prodotto nel Regno la più penosa impres­sione sopratutto per i motivi che dicesi abbiano ispirato il decreto di scioglimento.
In questo, difatti, si dichiara che due sarebbero le ragioni dell'atto luogotenenziale. La prima è che il Presidente del Congresso, tenutosi a Trento il 29 giugno, avrebbe inviato alla Società italiana Dante Ali­ghieri per mezzo del telegrafo, la sua piena adesione e le più sincere felicitazioni per l'opera della Società medesima. La seconda sarebbe, che la Società Dante Alighieri osserverebbe un contegno ostile alla Monarchia Austro-Ungarica e che le aspirazioni di detta società sareb­bero rivolte direttamente contro gli interessi dell'Impero.
Or mi permetto di osservare, Signor Ambasciatore, che codeste considerazioni sono prive di fondamento. Anzitutto la Società Dante Alighieri presieduta dall'on.le Ruggero Bonghi, non ricevette alcun telegramma dal Congresso Trentino e per conseguenza la Luogote­nenza imperiale e reale è stata male informata. È deplorevole che per un atto di tanta importanza si invochino a motivo due notizie false.
Passo a ciò che più giova conoscere e che interessa un'associazione nazionale quale è la Società Dante Alighieri.
La Società Dante Alighieri non ha scopi politici. I soci che la compongono appartengono al partito moderato e non vanno confusi, sarebbero i primi a sdegnarsene, con coloro i quali fanno professione d'irredentismo. La Società Dante Alighieri si propone il culto della