Rassegna storica del Risorgimento

NIGRA COSTANTINO ; TRENTO ;"PRO PATRIA"; CRISPI FRANCESCO
anno <1934>   pagina <10>
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de Vecchi di Val Cismon
Comprendo che il Conte Taaffe, che è cattolico convinto, potrebbe venire dalle istigazioni del Vaticano indotto ad atti che lo obbligas­sero a combattere l'alleanza delle potenze centrali. Però al di sopra di lui sta Sua Maestà l'Imperatore e Re, che si distingue per tanto buon senso e per tanta esperienza di governo, ed all'Augusto Sovrano non può sfuggire la considerazione che Popera nostra, la quale è utile alla monarchia, è resa oltremodo difficile se il suo Ministero non opera d'accordo con noi per raggiungere lo scopo cui tutti miriamo.
Con ciò fo seguito al mio telegramma del 22 sera. Le accludo copia della protesta direttami il 21 luglio dalla Società Dante Ali­ghieri, e desidero che Ella s'ispiri alle considerazioni che sono con­tenute in questa lettera per discorrere del delicato argomento con quelle riserve ed in quei modi che crederà più opportuni, avvertendo sempre che è mio intendimento evitare ogni causa di dissapori col Governo imperiale e reale.
Gradisca, Signor Conte, gli atti della mia alta considerazione.
Crispi
Allegato Roma, 21 luglio 1890
(Copia)
Eccellenza,
Nel decreto di scioglimento della Società Pro-Patria, dal Governo Austriaco è dato a prova della condotta sleale ed antipatriottica, così dice di esso, il seguente principale motivo : <c La Società non politica a Pro-Patria la quale a mezzo di gruppi locali estende la sua attività al Tirolo, al Litorale ed alla Dalmazia, nel Congresso Generale tenu­te tosi il 29 giugno 1890 a Trento, dietro proposta del socio Carlo d. r. Dordi e fra vivi applausi, ha deliberato a voti unanimi di comuni* care in via telegrafica alla Società Dante Alighieri in Roma, nonché al Presidente della stessa, Bonghi, la piena adesione e le più sincere felicitazioni.
Essendo notorio che la Società Dante Alighieri in Roma osserva un contegno ostile alla Monarchia Austro-ungarica, ed emergendo da ripetute comunicazioni pubbliche, portate a generale conoscenza a mediante la stampa periodica italiana, che le aspirazioni di quella Società sono rivolte direttamente contro l'interesse dello Stato