Rassegna storica del Risorgimento
NIGRA COSTANTINO ; TRENTO ;"PRO PATRIA"; CRISPI FRANCESCO
anno
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1934
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pagina
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11
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Lo scioglimento della Pro-Patria di Trento 11
v. Austriaco, la Società Pro-Patria col summenzionato deliberato ha dato a conoscere che essa, oltre agli scopi scolastici, messi dallo ce Statuto sociale in prima linea, mira anche ad altri scopi e precisate mente a scopi politici, i quali secondo le circostanze potrebbero Gaz-te za-re con le disposizioni del codice penale .
Il Gomitato Centrale della Società Dante Alighieri non può scegliere miglior testimone della erroneità patente di tali asserzioni che il Presidente dei Ministri del Regno d'Italia.
La Società Dante Alighieri non si è tenuta segreta; ha operato e discorso alla luce del giorno; ha comunicati i suoi intendimenti al Governo e dal Governo ha ricevuto conforto ed aiuto. Ciò basta a provare che nessuno dei fini che le attribuisce il- Decreto Austriaco, le si può legittimamente attribuire : ed è obbligo, non diciamo soltanto nostro, ma del nostro stesso governo di protestare contro asserzioni che impegnano la lealtà nostra e la sua.
La Società Dante Alighieri non si è proposta di esercitare altra influenza in ogni paese dove vivono italiani, se non quella che società della stessa natura esercitano dapertutto, senza nessun sospetto di adoperarsi ad altro che mantenere vivaci e fecondi alcuni vìncoli intellettuali, morali e storici. In Austria stessa i Tedeschi e gli Slavi fuori de' suoi confini la esercitano rispetto a' Tedeschi e agli Slavi dentro i suoi confini. Perchè solo agli Italiani, che non sono retti dal governo austriaco, dovrebbe essere vietato di esercitarla rispetto a quelli che sono retti da esso? Gioverebbe al Governo Austriaco stesso mostrare al mondo che solo gl'Italiani considera come nemici, e dove per gli altri popoli il Governo Austro-ungarico è monarchico, Bolo per esso-non schiva di parere tirannide?
Noi non entriamo a giudicare l'atto altamente rincrescevole per il quale è stata sciolta la Società Pro-Patria, che aveva comune i fini con noi; fini supremamente civili, razionali e degni di osservanza e rispetto. Noi sappiamo che non potremmo dirigerci al nostro governo se intendessimo chiedergli che esso comunicasse all'Austriaco un nostro giudizio e suo.
La libertà e l'autonomia dei governi, o bene o male usate, sono un principio supremo di condotta per tutti. Questo soltanto ci preme di accertare che cotesto atto di scioglimento di una Società tanto benemerita fin dove, presume di aver avuto motivo dalle sue relazioni colla nostra, da telegrammi supposti che non abbiamo mai ricevuto, da giornali italiani dei quali nessuno è organo nostro e da simili altre