Rassegna storica del Risorgimento

La teorica di Mettermeli sull'a intervento 19
LA TEORICA DI METTERNICH
SULL ! INTERVENTO /
AL CONGRESSO DI TROPPAU
Nel corso del secondo decennio del secolo decimonono l'on­nipotenza napoleonica, che pareva si fosse imposta a tutta l'Europa con il dominio della forza militare, aveva sollevalo dopo tanti anni duri di sforzi, di tentativi, di clamorosi insuccessi un formidabile problema, che diveniva assillanle per ciascuna delle contrade insanguinate del vecchio continente.
L'eredità spirituale della rivoluzione francese, che, con in­contenibile fiammante entusiasmo aveva rapidamente penetrato il cuore dei popoli, si era annebbiata nella fatica logorante a cui era stata sottoposta. Nessun altro motivo ideale, che alimen­tasse e ritemprasse gli spiriti per sostenerli nelle fatiche della lotta implacabile, èra stato sostituito.
La vita dei popoli era ridotta a svolgersi in un gran quartiere di armati e la risoluzione dei maggiori problemi, più che ai dibattiti politici, era stata affidata alla dura e sanguinosa espe­rienza della vita del campo, alla quale allora non soccorreva il palpito incitatore degli ideali patriottici.
Era naturale che un atteggiamento di questo genere susci­tasse gelosie, resistenze e ritorsioni, controffensive di interessi disconosciuti o lesi, e i popoli, pure discordi tra loro, anzi spesso con interessi antitetici, dovessero infine trovarsi concordi contro il comune nemico, e si coalizzassero per infrangere la greve, in­combente minaccia che pesava su tutti, egualmente incerti del domani per la indomabile, ambiziosa irrequietudine napoleonica.
Il grande generale cadde una prima ed una seconda volta, vinto su quei campi di battaglia, che egli da un decennio aveva ricercato tenacemente per ogni angolo del territorio europeo :