Rassegna storica del Risorgimento
TROPPAU (CONGRESSO DI) ; CONGRESSI ; METTERNICH - WINNEBURG KLE
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1934
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Annibale Alberti
la forza militare, della quale pareva dominatore assoluto, lo tradiva, sopratutto perchè non le davano il nutrimento necessario, quelle idealità che ne sono indispensabile presupposto.
L'arbitro della disfatta era stato ammaestrato, consciamente o no. dalla conseguenza di questa manchevolezza, e, accingendosi a ricostruire sopra altre basi l'edificio europeo sconvolto senza cautela da Napoleone, avvertì la necessità di cementare la transitoria collaborazione militare con un ideale politico capace di interessare uomini e cose a un pacifico e fecondo lavoro, nella reciproca convivenza.
Mentre al Principe di Metternich era lasciato l'arduo e faticoso ufficio di liquidare le sopravvivenze del passato e di predisporre con assiduo, quotidiano lavoro, l'opera di positivo e pratico assestamento, lo Czar Alessandro bandiva la dottrina della Santa Alleanza, che forniva il Credo spirituale dell'Europa rinnovata, quale era uscita dall'agnosticismo francese.
Mutua assistenza tra i Sovrani, collaborazione fra le Nazioni, protezione dei popoli e dei loro interessi materiali e spirituali erano i capisaldi ai quali si ispirava l'assolutismo illuminato della Santa Alleanza, nella ingenua illusione di armonizzare in una unica volontà le tante e così profonde antinomie sempre emergenti dalla vita politica.
All'ombra di questo programma, che, giova non dimenticarlo, non aveva riscosso, fin dal primo momento della sua enunciazione, soverchi consensi uè suscitato entusiasmi, stava in agguato il Principe di Metternich, per nulla disposto a deporre il frutto della vittoria sull'altare dell'equivoco umanitario russo. Nei conciliaboli di Vienna, con accorgimento sottile e con paziente lavoro, egli andava tessendo la rete complessa di un sistema diplomatico che convergesse alla Corte austriaca, e ponesse in definitivo la effettiva direzione della politica europea nelle sue mani.
Praticamente, egli comprometteva e annullava i postulati di collaborazione della dottrina russa, tacitamente inaugurando e instaurando un ordine di preponderanze, atto più a dividere che a unire i Governi per il bene delle Nazioni.
Se non sconfessò apertamente tali postulati, come fece il Governo inglese, in nome della sua tradizionale fedeltà ai principi! di secolare costituzionalismo, nulla fece per rafforzarli ' renderli attivi, anzi si può dire che i lunghi negoziati diplo-