Rassegna storica del Risorgimento
TROPPAU (CONGRESSO DI) ; CONGRESSI ; METTERNICH - WINNEBURG KLE
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1934
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La teorica di Metternich nuli'a intervento 23
essere efficace, e perciò le altre Potenze, Francia e Russia sopratutto, si sentivano in diritto di esigere la convocazione di una formale conferenza, giudicando che la questione napoletana fosse tra quelle che dovevano rientrare nella competenza del concerto europeo ed essere risolute per mandato di questo.
Metternich inorridi: non volle sentir parlare di conferenze formali, perchè a lui premeva far da solo e far presto. Cosi egli subito oppose che era superfluo convocare una conferenza e scomodare tanta brava gente per risolvere una questione che, in linea di principio, era già risoluta, poiché tutte le Potenze avevano esplicitamente espresso la condanna della Rivoluzione napoletana, e quindi non si sarebbe potuto avere soluzione sostanzialmente diversa.
A buon conto, egli avvertiva che il diritto di intervento dell'Austria era sufficientemente giustificato da una condizione di fatto, quale era quella della contiguità dei possessi d'Italia, da una ragione di diritto emergente dal trattato segreto con il Re di Napoli. Recisamente ostile ad ogni conferenza, egli si adattava a riunire intorno a sé un centro di informazioni, costituito dal corpo diplomatico residente a Vienna, il quale non avrebbe naturalmente avuta che una funzione consultiva e informativa, senza potere in alcun caso assumere veste deliberativa.
Il pensiero cbe Metternich, dopo tante discussioni, chiariva nella sua nota circolare del 28 agosto 1820, era decisamente posto sopra il terreno del principio di intervento unilaterale e nettamente contrario a ogni collaborazione anche larvata, perchè la collaborazione morale, che egli invocava, era ristretta ad una azione negativa e passiva: non riconoscere gli effetti della Rivoluzione, non dare aiuti ad essa, anzi sconfessarla e non impedire né ostacolare l'opera restauratrice dell'Austria.
Naturalmente, di fronte a queste proposizioni, il Gabinetto rosso, che, a suo tempo, aveva tenuto a battesimo la coalizione politica, con la dottrina della Santa Alleanza, per bocca del principe di C apodi stri a, ribadì la sua piena ed intera fedeltà ai principii di questa, e, per quanto da Vienna si corteggiasse la diplomazia inglese per rimuovere l'ostacolo russo, il Capodistria mantenne integralmente il suo punto di vista, perchè gli impegni politici di un solenne atto diplomatico internazionale, qual'era quello che aveva costituito l'Alleanza Europea, non fossero così