Rassegna storica del Risorgimento
TROPPAU (CONGRESSO DI) ; CONGRESSI ; METTERNICH - WINNEBURG KLE
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1934
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Annibale Alberti
leggermente distrutti, con pericolo della sicurezza e della pace generale.
Mettermeli si vide ancora una volta costretto a capitolare in queste estenuanti discussioni, sebbene fosse oramai sicuro che il fantasma russo, del quale tanto temeva, non fosse molto lontano dal dileguarsi. Ma lo Czar Alessandro, autore della Santa Alleanza, finché restava sotto l'influsso di ambienti che a questa erano attaccati, difficilmente si sarebbe rassegnato a uccidere la sua creatura, se un nuovo lesto, con il suo assenso, non fosse stato sostituito al vecchio.
Metternich accettò quindi il convegno di Troppau, quando fu certo che da esso non sarebbe potuta uscire una decisione contraria ai suoi propositi, ma sopratutto per fissare in una sanzione internazionale il principio di intervento con l'adesione dello Czar di Russia in presenza, non più del fatto singolo della Rivoluzione di Napoli, ma di un qualsiasi atto rivoluzionario, e, in linea più generale, di un mutamento di regime interno di uno Stato.
Poiché si era voluto trascinare il Principe di Metternich intorno al tavolo di una conferenza internazionale invocando i principi di ordine generale, egli, con la facile mutevolezza di adattabilità alle forme che gli era propria, pur di mantenere la sostanza, rapidamente elaborò un programma più generale per debellare il suo impenitente e ostinato avversario, il Capo-distria, e per far tacere la contrarietà costituzionalista, aperta o dissimulata, dell'Inghilterra e della Francia.
Trovandosi faccia a faccia con gli interpreti di dottrine opposte, anch'egli era nella necessità di formularne una, la quale, una volta per sempre, lo liberasse dall'eterno assillo di dovere ad ogni istante rifugiarsi fra le tortuose strade di una dialettica inconcludente.
La presenza dell'interprete più autorizzato della Santa Alleanza, lo Czar Alessandro, gli consentiva di raggiungere più facilmente la mèta, perchè, con insinuante dimestichezza, non gli era difficile convertire un uomo di opinioni non troppo salde e ridurlo ad una chiara sconfessione del passato e ad una aperta adesione ai nuovi postulati.
Dal suo punto di vista, quest'opera di rieducazione politica gli era tanto più necessaria perchè l'umanitarismo dell'autocrate russo aveva ospitato, nella sua concezione, ideali liberali