Rassegna storica del Risorgimento

TROPPAU (CONGRESSO DI) ; CONGRESSI ; METTERNICH - WINNEBURG KLE
anno <1934>   pagina <25>
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La teorica di Metternich sull' intervento 25
che sembravano confondersi con l'estremismo rivoluzionario, e l'araldo della Santa Alleanza, a torto o a ragione, era additato e invocato come il protettore, per ironia dei contrasti, del costi­tuzionalismo più acceso e dei più ferventi rivoluzionari.
Era necessario distruggere nettamente questa leggenda, alla quale molti credevano : questa leggenda, che accreditava la dia­lettica diplomatica del Capodistria e rafforzava la tesi che il Ministro russo difendeva con tanto calore di eloquenza e non senza successo.
Metternich comprese che era urgente guadagnare l'animo e la mente dello Czar per fiaccare l'audacia del Capodistria e rovesciare la dottrina che ostacolava la sua politica. Per questo, egli si sobbarcò al compito non facile, anzi spesso ingrato, di pedagogo del suo imperiale discepolo, dettando, a sua istruzione, un piccolo manuale di filosofia della vita dei popoli e delle Na­zioni da sostituire a quella dell'enciclopedismo francese.
In verità, un rapporto consequenziale fra la filosofia poli­tica riassunta nel manuale metternicchiano e l'applicazione pra­tica nel piano di protocollo sottoposto all'approvazione del Con­gresso, non sussiste che nell'intenzione dell'autore, perchè le astruse divagazioni di Metternich, alle quali non si può nem­meno riconoscere il pregio del comune buon senso, si risolvono in una meccanica ripetizione di filosofemi di tipo francese, ro­vesciati nei termini.
La posizione politica invece delle proposizioni schematiz­zate nel protocollo, è precisa e fissa senza incertezze i limiti di libertà e di autonomia degli Stati di fronte ai confratelli, la pos­sibilità che a ciascuno può essere accordata di mutare i propri ordinamenti, la legittimità o la illegittimità del cambiamento dell'ordine costituzionale, infine le garanzie che ciascuno poteva aver diritto di esigere a tutela della propria sicurezza, di fronte al comportamento dello Stato vicino.
D presupposto di tutto il sistema metternicchiano era il legit­timismo e, alla stregua di questo, erano discriminati i concetti di esercizio legale dei poteri sovrani, di quasi rivoluzione e di rivoluzione per l'applicazione delle sanzioni necessarie nei rap­porti internazionali.
Anche l'esercizio legale dei poteri sovrani, da parte di au­torità legittimamente costituite e riconosciute, non poteva essere illimitato, perchè, inventando, per amor di contrasti, un legit-