Rassegna storica del Risorgimento
TROPPAU (CONGRESSO DI) ; CONGRESSI ; METTERNICH - WINNEBURG KLE
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1934
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La teorica di MeUernich sulVa intervento i> 29
Metternich non mancava di esaltare, di fronte ad amici e ad avversari questo risultato, tanto più felice, almeno per il momento, perchè lo autorizzava a far meno, senza alcuna molestia, dell'appoggio della due Potenze costituzionali, troppo arcigno nella critica, ma anche a declinare garbatamente le offerte degli altri due sottoscrittori, per fare da sé e consolidare la fatale egemonia politica austriaca in Europa.
Questa, è bene rilevarlo, nata sotto gli auspici delle idealità della Santa Alleanza, che sostanzialmente negavano ospitalità a ogni egemonia, per guadagnar terreno e sormontare, si agguerriva dell'arma potente di una teorica, che conduceva però a una non meno fatale divisione, anzi a una contrapposizione di blocchi e di Stati, senza troppo rispetto per lo spirito delle Nazioni.
Tale forse fu il difetto capitale del collaborazionismo della Santa Alleanza e dell'azione individuale prepotente dell'inter-vente metternicchiano, e uno dei motivi essenziali del fallimento dell'uno e dell'altro, mentre il fermento di generazioni nuove, con l'entusiasmo di ideali, talora esagerati, ma nobili, 'imponeva il rispetto di ciò che veniva misconosciuto.
La diplomazia aveva negoziato Stati e territori come cose fungibili, ma non aveva tenuto conto delle Nazioni e non aveva reso operoso, nell'ambito dei rapporti internazionali, questo supremo interesse sociale, che doveva essere il motivo fondamentale del travaglio del Risorgimento.
Dopo più di un secolo l'Europa, uscita con nuova preparazione materiale e spirituale da questa grande prova, ritemprata e rinnovata totalmente nelle menti, nei cuori e nelle energie fisiche dallo sforzo immane del secolo nostro, fulgido di glorie e di pene, minacciava di essere ricondotta per le vie tortuose di una vecchia pratica diplomatica, quasi la esperienza nulla avesse insegnato, falsando la capacità costruttiva dei nuovi strumenti faticosamente preparati per sanare le conseguenze della grande crisi.
Anche la Società delle Nazioni, per la insinuazione di egoismi, non di Nazioni ma di clientele di Stati, era trascinata per una china pericolosa per sé (e sarebbe Stato male minore) ma per le sortì dell'Europa e dell'umanità, se il genio italiano e romano di Benito Mussolini, con tempestiva audacia, non avesse riportato, dopo meditato studio, rinsaldato dalle esperienze di tempi passati, prossimi e remoti, l'equilibrio dei rapporti internazionali