Rassegna storica del Risorgimento
1821 ; COSTITUZIONI ; SARDEGNA (REGNO DI)
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1934
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32 Silvio Pwano
propendevano invece per la costituzione di Francia, o per quella d'Inghilterra o per la siciliana del 1812, che era stata del resto un adattamento alla Sicilia della costituzione inglese. Ne mancavano quelli che, in luogo di modelli stranieri, avrebbero meglio desiderato qualche cosa che uscisse direttamente dalla tradizione del nostro paese; ed è noto, a questo riguardo, che nella memorabile seduta del pomeriggio dell'11 marzo, tenuta, dopo i gravi torbidi di S. Salvarlo, alla presenza del Re, della Regina e del Principe di Carignano, discutendosi della forma di costituzione da adottare, fu il Re a proporre la costituzione di Sardegna e il Balbo a consentire con lui, ritenendo che ce con poche modificazioni potesse ce benissimo ammettersi quella costituzione, la quale aveva il vantaggio massimo di non essere ne nuova, né straniera, ne dettata da altri, ma già conosciuta ed osservata dal Re per una parte molto notabile dei suoi Stati (6).
Non importa seguire qui gli sviluppi di quella discussione, del resto poco dopo troncata dall'arrivo da Lubiana del San Mar-zano (7). Importa invece dar rilievo alla tendenza, vorrei dire nostrana, che a traverso di essa si rivelava e cioè alla tendenza di non adottare una costituzione né straniera, né dettata da altri , ma rispondente alle particolari condizioni del nostro paese.
2. Giova del resto dir subito che anche molti fra quelli che vagheggiavano una costituzione straniera, spagnuola, francese o inglese che fosse, non intendevano che si dovesse operare senz'altro un trapianto di essa in Piemonte. Come già si era fatto per Napoli, dove l'adozione della costituzione di Spagna era avvenuta per parte del Re salve le modificazioni che la rappresentanza costituzionale convocata crederà di proporci, per adattarla alle circostanze particolari dei reali domimi (8), cosi doveva naturalmente avvenire anche in Piemonte; e i migliori infatti si applicarono a tracciare schemi e a redigere pro-
fé) E. PASSA MONTI, Pronpero Balbo e la rivoluzione del 1821 in Piemonte, nel II dei due volami di- stadi pubbli cuti dalla Soc. Stor. Sabalp., pag. 331. Sono note le polemiche intorno a (mesta seduta, della quale, ciascuno di quelli che vi parteciparono, cercò di allontanare da sé la responsabilità. Ma le polemiche stesse non toccano, per quanto mi sembra, la veridicità di questo punto del a Diario del Balbo.
(7) E. PASSAMONTI, op. cit., pp. 332.33.
(8) Vedi il proclama sopra citato, pag. 31, n. 5.