Rassegna storica del Risorgimento
LACAITA GIACOMO ; CAVOUR, CAMILLO BENSO DI ; GARIBALDI GIUSEPPE
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1934
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66
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Maria A vetta
dunque di risolvere d'urgenza il problema delle persone, per ispirare fiducia; e il 5 agosto, ritornando sull'argomento per ricordare quanto ciò fosse necessario anzitutto a Londra, faceva ampio elogio dei Ludoli, ma riconosceva falsa la posizione di lui colà, e proponeva di dargli altra destinazione, buona, ma diversa. Quindi continuava: Laccata ha una bellissima posi' zione a Londra. Congiunto, pel suo matrimonio, ali-alta aristo* crazia inglese, stimato per talento, istruzione e probità, non potrebbe certamente accettare il posto di Segretario: è per questo che io indicava un posto che dovrebbe crearsi. Son sicuro che farebbe un ottimo effetto se accettasse di servire il Governo. Egli, saputo il mio arrivo a Londra, mi fece dire e mi scrisse estrinsecandomi le sue premure di vedermi, ed il dispiacere di esserne impedito perchè molto ammalato. Vi andai, e fu gra-tissimo della mia visita. Conservo relazione con lui per mezzo di corrispondenze. Il suo cuore batte per Napoli, ed io procuro di rendere utile per noi la sua influenza. Nulla accetterebbe presso un Ministro non gradito.
H Lacaita registrò appunto con evidente compiacenza nel suo Diario (che sono grata a S. E. Luzio di avermi comunicalo) l'offerta dell'Ambasciata di Londra, che nell'agosto gli fece il Governo borbonico; offerta ch'ei non respinse punto subito, come un deciso annessionista forse avrebbe fatto; ma rispetto alla quale seguì il consiglio del Gladslone e del Russell, di tergiversare per vedere che piega prendessero gli eventi. E quando alfine vi rinunziò, ne prese nota con questo sospiro di rammarico : Solo il tempo dirà se ho fatto bene o male!
I
I documenti che abbiamo esaminati non hanno bisogno di commenti, e ristabiliscono da soli ben chiara la verità.
Mi sembra utile ora indagare come e perchè' sia potuta sorgere, intorno al nocciolo reale e modesto del colloquio Lacaita-Russell, una vera leggenda.
Diciamo subito che, a far credere al pericolo di un intervento inglese, aveva lavorato, assai prima del Lacaita, il Per-signy, e non è quindi a stupire che le Memorie di lui siano state addotte come una riprova di quanto il Lacaita affermava nel