Rassegna storica del Risorgimento

LACAITA GIACOMO ; CAVOUR, CAMILLO BENSO DI ; GARIBALDI GIUSEPPE
anno <1934>   pagina <70>
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Maria Avella
fatto: che in quel medesimo scorcio di luglio 1860 la Francia strappò all'Inghilterra il consenso al proprio intervento in Siria; taluni poterono quindi credere l'accordo quasi raggiunto anche per la Sicilia, dimenticando le diffidenze profonde che regnavano fra i due Stati. E ricordo come l'Azeglio, con un telegramma cifrato del 23 luglio, avvertisse il Cavour di avere in gran con­fidenza saputo che due giorni innanzi il Russell era stato biasi­mato in pieno Consiglio di Ministri per essersi mostrato troppo arrendevole verso la Francia, col farle sperare la cooperazione inglese in Siria, laddove bisognava mantenere verso quella Po­tenza la massima riserva. Mi parrebbe quindi assurdo imma­ginare che tre giorni dopo questa lavata di capo il Russell volesse mostrarsi ancora più arrendevole con la Francia a pro­posito dell'Italia; e mi spiego sempre meglio il suo stupore alle asserzioni del Persigny!
Ma la polemica del 1883 ebbe una coda sin qui ignota. L'anno dopo, Luigi Cliiala si rivolse confidenzialmente al­l'Azeglio per sapere se la narrazione Lacaita gli sembrasse o no degna di fede; ed ebbe con lui un carteggio, conservato nel­l'Archivio di Torino. L'Azeglio rispose con una lunga lettera, dicendo quanto avesse strabiliato nel leggere sulla Nazione tanti particolari circa un episodio di cui egli non si ricordava per nulla, e conchiudeva : o io ho perso affatto la memoria, o gli altri ne hanno di soverchio! Raccolse pel Chiala tutti i passi di let­tere Cavouriane a lui dirette, che escludevano ogni timore d'in­tesa anglo-francese; poi si rivolse a Nicomede Bianchi perchè verificasse se nelle sue lettere al Cavour da Londra, conservate nell'Archivio di Torino, vi fosse qualche accenno all'episodio.
H Bianchi gli rispose e ciò è strano nella di lei corri­spondenza officiale e privata qui non esiste una sola parola rela­tiva a quest'affare, credibilmente spettante al regno dei sogni. Noi ci abbiamo trovato, come s'è visto, ampio materiale per ristabilire la verità. Non solo il fatto in sé suscitava dubbi nell'ex Ambasciatore Sardo, ina lo rendeva inverosimile il modo stesso in cui era narrato : pare che puramente l'aver Lacaita detto a Russell che Cavour era al corrente di mito, e che questo infame trattato amareggiava Cavour (e mettiamo pure anche Lacaita); questa chiara ed energica dichiarazione bastò, forse unendovi lo svenimento, a mandar tutto a monte, e Francia ed Inghilterra