Rassegna storica del Risorgimento
GIBUTI
anno
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1934
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pagina
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76
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76 Angelo Piccioli
tento di attribuire alla Gran Bretagna un diritto prevalente sopra una data zona dell'Asia Minore, sé non si calcolano sulla stessa bilancia a favore dell'Inghilterra la annessione dell'Egitto, le conquiste in Mesopo tamia e nel golfo Persico? Perchè i vantaggi avvenire dovrebbero essere commisurati all'entità dei vantaggi già ottenuti in passato, aggravando con ciò la posizione di coloro che ebbero prima un peggior trattamento ed ai quali spetterebbe invece un adeguato compenso? Si disse ancora: Badate: i diritti che l'Italia ha da far valere oltremare non sono, come per le altre Potenze, diritti nuovi sorti in conseguenza della mutata situazione internazionale, ma torti e trascurale del passato da riparare, ma antichi diritti da integrare per rendere veramente efficiente ed utile il possesso delle attuali colonie.
Si disse infine: Ve un elemento di molto valore che giustifica, a favor nostro, altre e maggiori pretese: la scomparsa della concorrenza germanica nella lotta per l'espansione fuori d'Europa. L'Italia, come gli Stati che hanno interessi molto limitati di fronte agli altrui, trovava indubbiamente un vantaggio nel contrasto tra i programmi imperialistici delle grandi Potenze; l'eliminazione della Germania e l'accentramento della eredità di questa specialmente nell'Inghilterra e nella Francia rende più difficile la sua posizione: è conseguenza inevitabile della legge della concorrenza così nel campo politico come in quello economico.
Perciò, sin da allora, i nostri più illuminati scrittori politici,*, nel domandare il corrispettivo, oltre a ciò che ci era dovuto per logica e per giustizia alle nostre colonie ora mutilate nella* loro efficienza, fecero tener presente:
Che la nostra partecipazione al conflitto europeo ci dava diritto di concorrere a quello che ne era lo scopo vero e sostanziale: gli acquisti territoriali e l'incremento degli interessi oltremare; che il carattere elettivo della nostra entrata in guerra ci autorizzava ancor più a commisurare il valore effettivo dei compensi ai sacrifìci sostenuti; che la scomparsa della concorrenza germanica, particolarmente intensa nell'Oriente, imponeva, per ragioni di equilibrio, Un riconoscimento dei nostri diritti che non fosse soltanto parziale. Infine, che nella discussione dei compensi occorreva altresì evitare valutazioni sulle antiche basi