Rassegna storica del Risorgimento

GIBUTI
anno <1934>   pagina <83>
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Gibuti, la freccia nel fianco 83
Francia avrebbero potuto essere considerati come res inter alias acta, se essa non avesse preso atto il 20 ottobre 1889 della noti­ficazione dell'art. 17 del trattato di Uccialli, che importava il protettorato dell'Italia sull'Etiopia.
Se non che, ben presto la Francia cominciò a pentirsi del­l'atteggiamento assunto dal Sig. Spuller nel 1889, e il 29 mag­gio 1894 il Sig. Billot, ambasciatore francese a Roma, presentò le prime riserve contro il protocollo anglo-italiano del 5 maggio dello stesso anno.
Un secondo strappo a quei protocolli fu fatto dall'Etiopia con la denuncia dell'art. 17 del trattato di Uccialli nel 1891 e con la concessione del 19 marzo 1894 della ferrovia da Gibuti al Nilo Bianco fatta direttamente all'ing. Ilg, per la costitu­zione della ce Compagnie Imperiale des chemins de fer d'Ethio-pie , la quale si formò con capitali francesi.
H trattato di Uccialli del 2 maggio 1889 cadeva ufficialmente e solennemente col trattato di pace tra l'Italia e l'Etiopia, dopo Adua, il 26 ottobre 1896.
Con la decadenza del trattato di Uccialli e della convenzione addizionale Crispi-Maconnen del 1 ottobre 1889, e con il rico­noscimento solenne, da parte dell'Italia, dell'Etiopia come Stato sovrano e indipendente, cadeva il maggior sostegno dei protocolli anglo-italiani del 24 marzo, 15 aprile 1891 e 5 maggio 1894.
Ma altri formidabili strappi li andavano riducendo a bran­delli : il 20 marzo 1897, la convenzione franco-etiopica per de­terminare la frontiera del Protettorato francese della costa dei Somali verso l'Etiopia e per il lago Assai; il 14 maggio 1897, l'accordo anglo-etiopico e i suoi annessi che, in confronto del protocollo anglo-etiopico del 15 maggio 1894, dà all'Etiopia territori appartenenti al Somaliland con riserve inglesi per i pa­scoli e i posti d'acqua; il 15 maggio 1902, l'accordo anglo-etio­pico per la frontiera verso il Sudan che, in confronto dei nostri protocolli del 1891, da una parte prende e dall'altra dà terri­tori all'Etiopia, stabilisce obblighi di quest'ultima per le acque del Sobat, del Nilo Azzurro e dello Tsana, dà all'Inghilterra la stazione di Itang sul Baro e la facoltà di costruire una ferrovia dal Sudan all'Uganda attraverso l'Etiopia; l'8 agosto 1904, la lettera di Menelich al rappresentante francese ad Addis Abeba autorizzante la Compagna ferroviaria a intraprendere la cosini-