Rassegna storica del Risorgimento

GIBUTI
anno <1934>   pagina <87>
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Gìbuti, la freccia nel fianco 87
dei suoi interessi ferroviari. Quanto più specialmente all'Italia, rivivono, in quell'accordo, anche verso la Francia, i protocolli con l'Inghilterra del 1891 e del 1894, poiché, in caso di disinte­grazione dell'Etiopia, in base ad essi* come predominanti, de­vono essere sistemati i territori etiopici e regolati gli interessi d'Italia, Francia e Inghilterra, con speciali intese fra le Potenze firmatarie.
Ma dopo aver rievocato come brevemente abbiamo fatto Le tappe del dissolvimento delle nostre posizioni politiche nel­l'Africa Orientale, è essenziale affermare che il processo che con­dusse a tale dissolvimento, se formalmente è segnato con le nego­ziazioni e gli atti diplomatici, va però ricercato massimamente nell'azione svolta dalla Francia per spingere l'Etiopia contro di noi. Azione decisa, tenace, costante, implacabile. Di essa biso­gnerà pure, un giorno o l'altro, fare la storia documentata. Ri­cordiamo, per ora, un solo dato di fatto, ma estremamente istrut­tivo : alla vigilia di Adua, e precisamente negli anni 1894 e 1895, circa trecentomila fucili (e corrispondenti munizioni) entrarono a Gibuti, diretti a Menelich!
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La critica dell'cc accordo a tre del 1906 è stata lungamente fatta dai colonialisti italiani. Ma checché si sia detto o scritto, l'accordo si presentava per noi, allorché fu effettuato, come una difesa diplomatica: occorreva salvare il salvabile , conservare cioè, per i tempi avvenire, qualche frammento di quella origi­naria unità del gran progetto coloniale di Crispi. In una parola, nell'intenzione dei nostri uomini politici, l' accordo a tre fu un atto puramente transattivo, e perciò, di carattere contingente, e, come tale, suscettibile di essere riveduto e trasformato in con­seguenza di sopravvenute situazioni internazionali.
La grande occasione, la storica occasione tanto attesa per rivedere le malformate posizioni nell'Africa Orientale fu la guerra mondiale.
Non staremo qui a ripetere i dati di fatto e le argomentazioni che documentano la entità storica e le conseguenze veramente decisive per la storia dell'Europa e del mondo della entrata dell'Italia nella guerra mondiale.