Rassegna storica del Risorgimento
GIBUTI
anno
<
1934
>
pagina
<
96
>
96 Angelo Piccioli
ad Addis Abeba si fece portavoce della rivelazione sulle aspirazioni decise dell'Italia al protettorato sulI'Àbissinia: e in quella circostanza egli si fece naturalmente premura di attégr giarsi a salvatore, presentando al Governo abissino le più formali assicurazioni sul mantenimento dello atatu quo politico territoriale della colonia francese confinante con l'AJ>issinia e sull'assoluta indipendenza di quest'ultima.
Ai principi di aprile 1919 giungevano ai nostro Governo da fonte autorevolissima, informazioni molto gravi e circostanziate dell'azione francese: risultò che il Ministro francese in Addis Abeba stava facendo una campagna per sollevare contro di noi la diffidenza e il sospetto dell'Abissinia, quale non fu mai fatta nemmeno dalla Legazione di Germania durante la c< guerra .
Noi non raccontiamo fandonie: il 18 febbraio 1919 lo stesso Ras Tafari confermava al nostro Ministro Colli di Feiizzano ce le manovre tendenziose che si agitano intorno a lui ed alla Imperatrice per rendere sospette le intenzioni dell'Italia nei rapporti con l'Abissinia .. E Colli ne traeva occasione per dichiarare formalmente e vigorosamente che le aspirazioni italiane erano basate sulla indipendenza e integrità d'Etiopia e quindi non si proponevano affatto mire territoriali, ma unicamente fini economici, per la intima collaborazione, a nord e a sud, con l'Eritrea e la Somalia.
Nello stesso torno di tempo si seppe, dalla stessa autorevolissima fonte, che Ras Tafari stesso aveva accennato col Console Americano all'esistenza di un altro antico trattato stipulato tra il sig. Lagard e Ras Maconnen, in forza al quale ce la Francia si impegnava a non cedere ad alcuna Potenza, tranne che all'Abissinia, i suoi possedimenti sulla costa Soft mala ; e che fu lo stesso Ministro di Francia ad Addis <t Abeba a rivelare a Ras Degiac Tafari l'esistenza di tale trat- tato, allo scopo di indurre il Governo etiopico ad unire le sue proteste alla ripulsa del Governo francese per la cessione di Gibuti all'Italia .
Nulla frattanto, la Francia lasciava intentato per consolidare presso il Governo etiopico la illusione di poter partecipare al Congresso della pace <c per far valere le sue rivendicazioni ; consigliò anzi l'assunzione di provvedimenti contro il Governo delle armi e la schiavitù, provvedimenti la cui adozione avrebbe