Rassegna storica del Risorgimento
GIBUTI
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1934
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100
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Angelo Piccioli
per 1 Italia, alla situazione dei protocolli italo-bri tannici del 24 marzo, 15 aprile 1891 e 5 maggio 1894.
b) Disinteressamento della Francia dall'Etiopia e cessione all'Italia del Protettorato francese della costa dei Somali (Gibuti) e della ferrovia diruti-Addis Abeba, con compensi pecuniari e facilitazioni di ordine economico da parte del-l'Italia; disinteressamento dell'Inghilterra dall'Etiopia, con sicure guarentigie da parte dell'Italia per le acque etiopiche defluirti al Nilo, pei confini per i posti d'acqua e per il comuni er ciò.
e) Accordo con l'Inghilterra per la opzione in caso di cessione del Somaliland britannico (Zeila) e della Somalia Italiana settentrionale (Alula, Obbia).
d) Cessione all'Italia da parte dell'Inghilterra del triangolo Ras-Mtoni-Jonte con Chisimaio, con compensi pecuniari e con facilitazioni di ordine economico da parte dell'Italia.
e) Accordo con l'Inghilterra per l'Arabia; nostra occupazione delle isole Far san nel Mar Rosso.
2. Africa Settentrionale:
a) Per la Tripolitania : la principale via carovaniera fra Gadames e Gat; il libero passaggio sulla carovaniera Gadames-Port Folignac-Gat; il possesso della strada Gat-Tummo (7).
(7) Si noti che in Tripolitania le nostre rivendicazioni erano estremamente limitate: nel nostro programma, difatti, non era previsto il minimo compenso per il grave danno recato alla Libia dall'accordo franco-britannico 21 marzo 1899.
È noto che, con la convenzione stipnlata il 21 marzo 1899, Francia ed Inghilterra delimitavano le reciproche sfere d'influenza nel retroterra tripolitano, (issando come limite una linea che partendo dal Sud, dove segnava il confine fra l'Uadai francese e il Darfur inglese, volgeva verso nord-ovest, lasciando da parie francese l'Ennedi il Borcu, il Tibesti e tagliando nettamente queste regioni dal Fezzan e dal vilayet di Tripoli. Per la parte di tale delimitazione che riguardava, non più il confino franco-anglo-sudanese* ma quello del vitayei di Tripoli, allora appartenente alla Turchia, il Governo francese credette bene creare subii" il fatto compililo, procedendo all'occupazione dell'oasi di Bilma e di altri punti importanti. La Turchia però non riconobbe affatto né la convenzione angle-francese, né l'occupazione di Bilma. E protestò; né si limitò alla sola protesta, ma provvide subito dopo all'occupazione del Borcu, presidiando Ain Galakka e alcuno località del Tibesti, presidiando Bardai, e facendone un Cai inacutitila alle dipendenze, insieme col Fezzan, del vilayet tripolitano. Subentrata l'Italia alla Turchia, essa ne ereditò tutti i diritti: ma noi non abbiamo mai riconosciuto esplicitamente hi validità della convenzione anglo-francese del 1899. E vai là pena di osservare che, in materia coloniale africana, il nessun valore coercitivo, per terzi, di con* venzioni Inter alio* actae è dimostrato e consacrato da non pochi esempi di pratica diplomatica. In proposito ci limitiamo a ricordare - ot ab uno disce omnex '