Rassegna storica del Risorgimento

GIBUTI
anno <1934>   pagina <104>
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104 Angelo Piccioli
ce L'acquisto da parte dell'Italia del territorio di Gibuti e dell'unica via ferroviaria di penetrazione in Etiopia, Gibuti-cc Addis Abeba, costituisce il fulcro della sistemazione delle ce colonie italiane dell'Africa orientale, poiché Gibuti è l'unico ce porto di rifornimento delle armi e munizioni dell'Etiopia e ce costituirà, perciò, come finora ha costituito, un pericolo per- manente per le nostre due colonie, Eritrea e Somalia (special- mente per la prima) e per i possedimenti inglesi del Sudan, ce e una continua occasione di attriti dell'Italia e anche dell'In* ghilterra con l'Etiopia stessa e con la Francia, e quindi causa ce permanente, attuale e futura, di turbamento delle buone rela- zioni fra le Potenze alleate e impedimento al libero svolgi­ci mento dell'azione colonizzatrice e allo sviluppo economico ce delle nostre due colonie entro i loro confini e oltre, nella regione etiopica.
ce Con l'acquisto del Somaliland britannico, e cioè, degli ce scali di Zeila, Berbera, Bulhar e Dongareta, l'Italia complete-cc rebbe in suo possesso tutti gli sbocchi dall'Abissinia insieme ce con Gibuti, Oboe, Tagiura (ora francesi) con Massa uà, Assab, ce Alula. Obbia e gli scali del Benadir (italiani); e Chisimaio ce (ora inglese).
(omissis)
ce Tutto ciò premesso, e senza considerare altre estensioni di ce territorio in Asia a favore di Francia e Inghilterra, la soluzione ce che si chiede per l'Italia di ottenere qualche lieve vantaggio ce per la Libia e di lasciare al libero suo sviluppo, in unione alle ce due colonie, Eritrea ; Somalia, le regioni della Somalia fran­ce cese e del Somaliland, e Gì uba land inglesi, con la esclusiva Ce sfera d'influenza in tutta l'Etiopia, corrisponde, oltre che, in ce gran parte, ad una equa rivendicazione di lunghi anni di ce lavoro coloniale, di antiche situazioni diplomatiche laborio­se samente conquistate, ad un concetto altamente politico ed ce economico organico di nuovo assetto coloniale dopo guerra, che, da una parte, togliendo occasioni di gelosie francesi in parecchi ce campi manifestatisi, elimina conflitti e attriti tra le Potenze alleate in Africa, e dall'altra, permette che una nazione esu- barante di popolazione, come l'Italia, possa ricostruire la sua ricchezza, procurarsi direttamente le necessarie materie prime, <t aumentare la sua produzione, curare la sua indipendenza eco-ce nomica e provvedere alla sicurezza militare delle sue colonie.