Rassegna storica del Risorgimento

GIBUTI
anno <1934>   pagina <108>
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108 Angelo Piccioli
Il mandato per l'Africa Orientale Tedesca sarà dato alla a Gran Bretagna;
U mandato per l'Africa Occidentale Tedesca del Sud sarà dato all'unione del Sud-Africa;
Il mandato per le Isole Samoa sarà affidato alla Nuova Zelanda;
Per gli altri possessi tedeschi nel Pacifico, a sud delTequa-cc tore, escluse le isole tedesche di Samoa e di Nauru, il mandato sarà affidalo all'Australia ;
Il mandalo per Nauru sarà dato all'Impero Britannico;
H mandato per le isole tedesche al Nord dell'equatore sarà ce dato al Giappone.
E stato altresì deciso che, in vista di quanto è sopra con­ce venuto, i Governi d'Italia, della Francia e dell'Inghilterra-ce nomineranno subito una commissione interalleata per far luogo all'applicazione dell'articolo 13 del Trattato di Londra che a prevede compensi equi a favore dell'Italia, specialmente nel ce regolamento delle questioni concernenti le frontiere delle <c colonie italiane in Eritrea, Somalia, Libia, e delle colonie confinanti della Francia e dalla Gran Bretagna .
Tale Commissione, nella stessa seduta, venne così composta : per la Francia, il Ministro delle Colonie Simon; per l'Inghil­terra, Lord Milner; e per l'Italia, il comm. G. De Martino, allora Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri.
Dalla decisione del Consiglio Supremo risultava che ormai Francia e Inghilterra si erano accordate fra loro, ali'infuori del­l'Italia, per la spartizione dei mandati in Africa. Restavano così confermati gli indizi che da alcun tempo giungevano al nostro Governo intorno a trattative segrete fra quei due Governi.
La Francia, subito dopo, seguitava a muovere le sue pedine. Quattro giorni dopo, 1*1 I maggio, il Matin e i principali quo­tidiani di Parigi, pubblicavano diffuse notizie sull'imminente arrivo della Missione Etiopica che aveva lo scopo di presen­tarsi alla Conferenza per chiedere il protettorato francese sul­l'Etiopia .
Il 15 maggio ebbe luogo un'importante conversazione fra Orlando e Lord Milner, presente anche il De Martino. Il col­loquio durò più di un'ora e fu cordialissimo. Orlando fece la esposizione del punto di vista italiano, concludendo che qua-