Rassegna storica del Risorgimento

GIBUTI
anno <1934>   pagina <112>
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112 Angelo Piccioli
categoricamente rifiutare altre concessioni della Francia, con­cessioni che sarebbero state assolutamente inadeguate. Dal canto suo Simon confermò l'impossibilità di cedere Gibuti, affermando non essere serio discutere la parziale cessone della Cote des Sornalis i. già di per sé così piccola colonia. Ripetè che il vero scopo del programma italiano era di pousser la Francia dall'Etiopia, ed aggiunse che se anche la Francia avesse aderito alla cessione di Gibuti, Lord Milner per 1 Inghilterra si sarebbe opposto. Lord Milner si affrettò a smentire l'afferma­zione di Simon, affermando che l'Inghilterra era pronta a far le sue concessioni all'Italia e disposta anche ad effettuarne di maggiori se la Francia avesse ceduto Gibuti. Crespi fece rilevare l'importanza della smentita di Lord Milner a Simon. Visto il disaccordo fondamentale. Lord Milner propose di rinviare la questione al Consiglio dei Quattro. Crespi pregò nuovamente Simon di riflettere sulla gravità del rifiuto della Francia e pro­pose che venisse fissata un'altra riunione per il 22. Degno di rilievo fu, durante la seduta, un breve ma significativo incidente tra Lord Milner e Simon; Lord Milner affermando che il Togo e il Camerum dovessero considerarsi come mandati o quanto meno che la questione non era ancora definita: Simon invece sostenendo fermamente essere intervenuta intesa tra la Francia e l'Inghilterra perchè il Togo e il Camerum passassero a dett Potenze in diretto dominio.
La terza adunanza della Commissione ebbe luogo il 28 mag­gio. In essa Crespi ripetè che l'Italia era costretta a mantener ferme le sue richieste iniziali, compreso Gibuti. Simon rispose <c non potere essere questione circa la cessione di Gibuti . Crespi obbiettò che la Francia non poteva ritenere di assolvere i suoi doveri di compensi coloniali verso l'Italia con la sola caro­vaniera desertica Ghat-Gadames. Lord Milner propose allora di chiudere i lavori della Commissione con verbale di non rag­giunto accordo. Simon espresse il suo dispiacere perchè non si potesse arrivare a una soluzione amichevole; ed offerse la ces­sione del territorio francese compreso nella linea che da Ghat a Tummo va al massiccio del Tibesti, segue la cresta del Tibesti e si riunisce alla frontiera franco britannica. In merito Crespi si riservò di rispondere.
Il giorno dopo il Ministro Crespi dichiarò a Lord Milner che l'offerta del Tibesti era di trascurabile importanza, e quindi