Rassegna storica del Risorgimento
GIBUTI
anno
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1934
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pagina
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119
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Giìmtif la freccia nel fianco 119
In proposito, vai la pena di accennare ad una soluzione pràtica prospettata, per la sistemazione dei nostri rapporti coloniali con la Francia, da un autorevole Senatore del Regno, già eroico comandante al fronte italo-austriaco: e poi, a guerra finita, governatore di colonia : il generale Luigi Bongiovanni.
Egli sostenne tempo addietro (15) e non senza copia di argomentazioni che pur di smuòvere la granitica opposizione della Francia circa il problema orientale, a noi converrebbe dichiararci francamente remissivi sui problemi ancóra insoluti fra noi e la Francia nel settore libico e in quello tunisino.
Asseriva il sen. Bongiovanni : ce Le tre questioni del confine ce meridionale della Libia, della inadempienza dell'art. 13 del ce Trattato di Londra e della nazionalità degli italiani della ce Tunisia, tutte riferentisi a problemi africani, sono tuttavia ce fra loro nettamente distinte.
ce La prima trae origine dalla successione italiana nei diritti ce sovrani affermati e in parte esercitati dalla Turchia, anterior-ce mente alla nostra occupazione della Libia e, per quanto conce tr over si, non mai decaduti. La seconda si connette al diritto di compensi in Africa, riconosciuto dall'Italia dal Trattato di <c Londra del 1915 e che questa è lontana dal ritener soddisfatti ce dalla modesta rettifica dei confini tra Gadanies e Ghat, accorci data dalla Francia nel 1919. La terza deriva da una legge ce francese del 1921 riflettente la nazionalità degli emigrati nel ce protettorato di Tunisi, legge che, peraltro, non ha potuto ce essere estesa agli italiani, coperti come essi sono, dalla conven- zione franco-italiana del 1896, la cui denunzia, da parte della ce Francia, non ha avuto il riconoscimento dell'Italia.
Tre questioni distinte, come ben si vede; ma l'esperienza ce ormai decennale ha dimostrato che il volerle singolarmente discutere non può condurre a soddisfacenti risoluzioni, per oc la troppa distanza che intercede fra le tesi in contrasto. E et poiché esse sono bensì elementi di non dubbia importanza, ma non già i soli e nemmeno i più delicati, dell'attuale dissidio ce fra la Francia e l'Italia, del quale qui si propugna la ri so luce zione piena, sorge spontanea la domanda se non sarebbe mi- glior consiglio il considerare questi nostri diritti globalmente,
(15) V. ori. Rami d'uliva in Rassegna Italiana diretta da Tomaso Sillam (Gennaio 193J).