Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; SALERNO
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1934
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128
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128 Ruggero Mosàmi
i realisti;, e il 12 marzo vi trionfa la controrivoluzione; i ribelli dei valli di Policastro, Diano, e Tegiano vengono alacremente organizzati dal vescovo mons. Ludovici, nominato plenipotenziaria nel Cilento dal cardinale Ruffo.
Da Napoli intanto il Macdonald autorizza il governo provvisorio a far partire ima legione napoletana contro il Cilento.
Nel marzo il generale Giuseppe Scbipani parte con la sua legione Bruzia, il 25 egli giunge ad Eboli, il 26 è a Campagna. Urge espugnare Sicignano, che, sotto bandiera borbonica, domina la via delle Calabrie; ma i cittadini resistono con energia! Rocca tlaspi de ha anche essa, sin dal 2 marzo, inalberato il vessillo regio; e realisti sono a Castel S. Giorgio, ad Àquara, a Felitto, a Piaggine, a Monteforte, a Castelluccia! Schipani deve rinunciare alla sua meta, e rientrare in Nocera; ma neanche lì è salda la posizione dei Repubblicani per Fattività dei realisti nella Valle del Sarno. Dopo effimeri successi delle squadre repubblicane, l'insurrezione si estende, il vessillo regio sventola a Salerno, a Cava, a Nocera... Ben presto le scamiciate masse di Santa Fede si dirigeranno trionfanti verso la capitale!.,.
Fin qui nelle linee fondamentali, il lavóro del Genoino. Credo inutile aggiungere dopo la rapida esposizione che ho abbozzata dell'intero volume che l'autore nella interpretazione degli avvenimenti si tien molto da presso alla tesi, sostenuta, or è qualche anno, in opposizione al giudizio tradizionale, dal Rodolico (6): i nuovi borghesi appaiono al popolo altrettanto esosi quanto i vecchi feudatari!, né è facile per una plebe fanatica e giustamente gelosa della sua indipendenza, comprendere, anziché il danno immediato, i vantaggi futuri che ad essa auspica un gruppo troppo limitato d'idealisti, portato, per buona fede e per inesperienza politica, a parteggiare per lo straniero invasore che ruba a man salva e non rispetta né famiglia uè religione!
fl movimento rinnovatore è rimasto, infatti, patrimonio esclusivo di una minoranza intellettuale, priva spesso di contatto coi vari ceti sociali. Assolutamente lontana dalle ideologie iUiuni rùstiche è la maggior parte della popolazione del regno, e in ispecie quella
(6) N. RODOLICO, // popolo agli inizi del Risorgimento nell'Italia Meridionale (1799.1801;, Bologna, Zanichelli, 1926, passim.