Rassegna storica del Risorgimento
1799 ; SALERNO
anno
<
1934
>
pagina
<
134
>
134
Ruggero Moscati
DOCUMENTI
!.
L'UNIVERSITÀ- DI SICIGNANO RACCONTA QUANTO HA OPERATO QUELLA POPOLAZIONE CONTRO; LA REPUBBLICA E IN FAVORE DI Sjgttk DICE PURE AVER CONTRATTI D, 1000 DI DEBITO PER LE SPESE SOFFERTE. DIMANDA QUINDI UN PREMIO COME IL RILASCIO DI PESI jÉ-SCALI, E QUALCHE PRIVILEGIO DICHIARANDOLA REGIA.
La povera Università di Sicignano Prov.a di Salerno* con sup.ca divota-mente espone, qualmente a dì 9 Gen. del corr. anno li pervenne lettera del Preside; Gì1, Spiriti, ordinando l'animanimento de' viveri per le truppe de* Francesi da transitare al conquisto delle Calabrie, e si sconvolse la Popolazione, per cui a A Feb. si sollevò maggiormente per lo Predicatore venuto colla nocca Francese al cappello, volendo che russe venuto con quella di Ferdinando quarto, e quasi tutto il Paese s'annoccò colla nocca del Re N. S, (D. G.) anche coli'emanazione de' banni per l'abitato, che, il Re era vivo, e non morto, ed ognuno si fusse annoccato coU'insigne di Ferdinando, come segui .
Ma vedendosi le cose awauzate per la abolirà, ed abbattuta Repubblica, a 10. d. mese fu piantato l'infame albero, per non. soggettare a saccheggio, ferro, e fuoco la Popolazione, che veniva minacciata da Republicani e si divenne alla elezione de" Depolati, quale durò giorni cinque.
Saputasi da nemici la sollevazione popolare di Sicignano a prò' della Real Corona, aveano minaccialo il saccheggio ferro e fuoco, a tale notizia s'armò tutto il paese, tagliarono l'infame albero, e ne diede parte al Re D. Gerardo Curcio in Polla, il quale sì portò a' cinque marzo in quella Padria in unione del colonnello D. Alessandro Scipani, ed il giorno sette si cantò solennemente il Tedeum, e messa coll'assistenza in onore del nostro invittissimo Monarca.
Stando questa popolazione sotto il dominio della Monarchia, il detto Gerardo Curcio a' 16 detto mese si portò in Evoli assieme col detto colonnello Schipani, con seguilo grande di questi compaesani e dà' Ivi pfir tradimento ordito se la scapparono e nel ritorno s'acquartierarono in Duchessa.
In questo stato di cose ritiratisi li compaesani a 17 detto mese massacrarono alcuni individui, forse intinti d'attaccamento contro lo stato, e da questo se ne venne d'acquartierarsi jjìì questo paese il citato colonnello Schipani il quale avendo preinteso che il popolo Pòstiglionese, non ostante di essere allora uno dei Reali Sìtfn ;e: in conseguenza più gradito e favorito dal Re N. S., pure teneva l'arbore* ed ave* dato da mangiare e bere a Francesi, l'olio e grano del Re alli stessi, fatto spoglio di Persane e dismessa la real caccia, mandò 11 Sicignanesi a tagliare l'infame albero della falsa libertà, e forzosamente realizzare Postiglione, siccome fecero questi naturali, i quali in atto del ritorno furono da' Postiglioncsi persegui-