Rassegna storica del Risorgimento

PINTO MICHELANGELO ; REPUBBLICA ROMANA (1849) ; RILLIET-CONSTAN
anno <1934>   pagina <160>
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Elena Vecchi-Pinto
ziale e mobile. Prima Michelangelo Pinto a Torino (2) poi Leone Carpi (3) a Parigi (4), furono incaricati di acquisti di fucili, e gran parte delle campane superflue delle chiese furono fuse per fare can­noni.
Ma già dalla fine del febbraio il Governo aveva deciso di chia­mare a Ministro della Guerra un nomo di straordinaria competenza militare e di non comune energia: il colonnello federale Louis Rilliet-Constant. Ufficiale di Napoleone prima, quindi, sotto Luigi XVIII, capitano della guardia svizzera, nel 1822 egli aveva abbandonato il servizio francese. Tenente colonnello nella milizia di Ginevra, membro dei Consigli di rappresentanza e di guerra della Confederazione, co­lonnello comandante della Piazza di Thun, comandante della la divi­sione nelle guerre interne della Svizzera, riusci a sottomettere Fri­burgo e il Cantone Valdese. Nel 1848 dal Governo provvisorio della Lombardia, ricevette l'incarico di riorganizzare quelle truppe, inca­rico che, adempiuto, lo rese molto noto nell'ambiente militare. Alla
diplomatiche tra coi importantissime sopra le altre qnelle di inviato straordinario del Governo Provvisorio Romano presso il Governo Sardo per la Costituente" federale (dicembre 1848-febbraio 1849) e quella di rappresentante della Repub­blica Romana presso lo stesso Governo (maggio-luglio 1848). Caduta la Repub­blica, tornato Pio IX, il Pinto rimase esule dalla sua Roma, prima a Torino poi a Parigi, Londra, Berlino e finalmente a Pietroburgo, ove nel 1860 fu assunto alla cattedra di lingua e letteratura italiana presso quell'Università Imperiale. Ebbe incarichi da quel Governo di esaminare gli ordinamenti universitari d'Italia e di Francia per applicarli alla riforma scolastica allora in studio. Riunitasi Roma al Regno d'Italia, gli fu riconosciuto il diritto di riprendere la carriera diplomatica del suo antico Governo Repubblicano, interrotta dalla reazione. Preferì il ramo consolare per poter rimanere a Pietroburgo ove frattanto s'era sposato.
Dopo una lunga permanenza in quella capitale ove per un certo tempo resse osche la Legazione d'Italia, fu trasferito console generale ad Algeri, quindi ad Amsterdam, Amburgo, Odessa e di nuovo ad Amburgo ove rimase sino all'età di 88 anni. Chiesto ed ottenuto di ritirarsi dalla carriera, visse in Italia sino ai suoi 94 anni, spirando il 12 aprile 1912.
(2) Vedi lettere del 21 e 24 marzo 1849 (prot. 758 e 813) del Ministro degli Affari Esteri Rusconi a Michelangelo Pinto (doc. 13-14).
(3) Vedi lettera del 31 marzo (prot. 914) del Ministro Rusconi a M. Pinto, doc. 1, e doc. 2-3.
(4) Leone Carpi, nato a Cento di Ferrara nel 1810, per discorsi liberali fatti a Ficarolo hi un convegno, fu espulso dal Lombardo Veneto. Nel 1848 fu eletto rappresentante di Bologna alla Costituente Romana, fu quindi segretario del Ministero delie Finanze. Dopo la caduta della Repubblica, peregrinò per tutta l'Europa e dai suoi lunghi ed eruditi colloqui coi principali politici del tempo nacquero opero di storia, scienze sociali e politica. Ved. su lui E. MICHEL in M. Rosi, Dizionario del Risorgimento Italiano, Milano, Vallanti, 1930, voi. I,