Rassegna storica del Risorgimento

PINTO MICHELANGELO ; REPUBBLICA ROMANA (1849) ; RILLIET-CONSTAN
anno <1934>   pagina <166>
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Elena VecchùPinto
vn.
Ministero degli Affari Esteri Roma li 8 marzo 1849
n. 544 Cittadino,
Il Governo della Repubblica vi prega per mio mezzo a recarvi immediata­mente a Torino onde unire provvisoriamente l'opera vostra a quella del cittadino Feliciani, inviato della Repubblica in quella città. H Feliciani è già prevenuto del vostro arrivo: da Ini riceverete communicazioni di tutte le istruzioni trasmessegli, e specialmente di quelle mandate oggi sulle quali in particolare modo io richiamo tutta la vostra attenzione.
Da Torino poi voi sarete mandato ad altro luogo* Ti Governo della Repub­blica tiene rigoroso conto della vostra capacità, e degl'importanti servigi prestati. Gli occorrenti fondi vi saranno trasmessi in Torino, mancando il tempo per inviar-veli a Firenze.
Spero che corrisponderete al mio invito con tutta quella premura che vi ha distinto nell'antecedente incarico, e senz'altro aggiungere per ora, passo a salu­tarvi fraternamente.
Il Ministro Carlo Rusconi Al cittadino Michele Pinto Firenze
vm.
Firenze, 11 marzo 1849 Cittadino Ministro.,
aderendo all'invito trasmessomi con vostro dispaccio n. 544 in data 8 marzo corrente mi affretto a parteciparvi che vado a trasferirmi a Torino ove attenderò la nuova annunciatami destinazione. Ivi intanto non mancherò di prestare al Citta* dino Feliciani Inviato della Repubblica presso il Governo Sardo tutta quella confi­denziale assistenza e somministrargli quegli amichevoli consigli che dalla cogni­zione degli uomini e delle cose di quella città, per esperienza fattavi nel mio prece­dente soggiorno, potranno venirmi suggeriti a vantaggio dello Stato e d'Italia.
Dalla vostra particolare gentilezza riconosco sempre le cortesi espressioni di elogio che mi compartite per le quali vi rinnovo i sensi di mia gratitudine.
Salute e fratellanza
Michelangelo Pinto
IX.
3 marzo 1849
Carissimo amico,
Io comprendo che voi sarete stanco di rimanervi ozioso a Firenze. Ma credete pure, amico, che il ritardo in destinarvi dipende tutto dal desiderio di attendere, l'occasione per provvedervi convenientemente. Il Comitato esecutivo vi ha rila­sciato un documento molto onorevole che vi verrà trasmesso domani. Non vi voglio poi occultare che uno dei motivi del ritardo nel darvi una destinazione è stato per sentire da Spini confidenzialmente e riservatamente ciò che potrebbe maggiormente secondare i vostri desideri. Per me Bono fermo in ritenervi indica-