Rassegna storica del Risorgimento
PINTO MICHELANGELO ; REPUBBLICA ROMANA (1849) ; RILLIET-CONSTAN
anno
<
1934
>
pagina
<
175
>
La missione di Michelangelo Pinto 175
e i soldati dell'eroica Venezia scacciavano innanzi a loro gli Austriaci. Ora il Piemonte non può farsi centro della guerra d'Italia, a Roma, si addice l'onorevole impresa. Quanto respira ancora in Italia di libero e di indipendente deve ora chiamarsi nella Eterna Città. Non mi starò io a ricordarvi. Cittadino Ministro, come quei corpi militari che andranno a sciogliersi nel Piemonte potrebbero utilizzarsi ancora per la causa d'Italia chiamandoli senza ritardo sotto il vessillo della Repubblica. La vostra avvedutezza e la vostra prudenza nel maturare il pensiero potrà rinvenire i mezzi più convenienti e più pronti per trarre ad alto l'idea quando la si trovi utile all'interesse della Patria. A queste linee tracciate in tutta fretta non aggiungo altro per ora che la conferma del senso di mia stima. Salute e fratellanza
Michelangelo Pinto
xvin.
Torino, 30 marzo 1849 Riservata
Cittadino Ministro,
L'attitudine risoluta e francamente dignitosa della Camera dei Deputati non lasciava al nuovo Re che uno fra due parlili a seguire: o nominare un Ministero designato dai voti dei rappresentanti del Popolo, o scioglier la Camera. Il secondo avviso prevalse. La Camera fu prorogata, quindi sarà sciolta a momenti. Il Mini* Stero completato nel modo seguente: De Launay, Presidenza e Affari Esteri; Pi-nelli. Interni; De Margherita, Grazia e Giustizia; Morozzo della Rocca, Guerra e Marma; Galvagno, Commercio e lavori pubblici; Mameli, Istruzione Pubblica; Gioberti, senza portafoglio interinalmente all'Istruzione pubblica.
L'armistizio sarà quindi infallantemente concluso. Radetzki non vuol reco* dere da alcuna delle condizioni dettate. I Ministri di Francia e d'Inghilterra avendolo fin qui tentato invano tornarono al campo ieri dicesi per significarli che se non rinunzia alla pretesa occupazione di Alessandria essi in nome dei loro Governi dovranno protestare. Il corpo Lombardo capitanalo dal Gen. Fanti che occupa la cittadella di Alessandria sembra peraltro disposto a contrastarne l'ingresso agli Austriaci. Genova assume un'attitudine minacciosa e si pone in difesa. Intanto nella capitale si concentrano e non ad ozio, forze militari di qualche importanza. Su Genova dicesi destinata a marciare la division La Marmont. Da due giorni non si rilasciano ad alcuno passaporti per quella città. La nuova politica del governo sembra abbastanza spiegata. Dopo ciò è inutile dirvi che il contenuto del pregiato vostro dispaccio n. 813 del 24 corrente resta affatto ineseguibile per le variate condizioni del Piemonte che non lasciano adito ad alcun tentativo in proposito si perchè assente l'Inviato della Repubblica non potrei io senza alcuna vostra iniziarne discorso cogli attuali Ministri. Quindi l'Italia centrale sarà assai peggio che abbandonata soltanto, se non è forte, se non si mostro imponente. Che tutti coloro che vogliono combattere per l'indipendenza e la libertà d'Italia di qualunque paese essi siano, s'invitino in Roma. Ch'essa sia centro di questa guerra nazionale. Si raccolga un poderoso esercito sotto il vessillo della Repubblica e l'Italia tenti di nuovo ma con auspici diversi la sorte delle armi. Ardua è l'impresa ma nobile e generosa, e Voi la compirete, Voi che cedendo al governo della