Rassegna storica del Risorgimento
STATO PONTIFICIO
anno
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1934
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pagina
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200
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200 Libri e periodici
romano. Chiude il volume un brevissimo articolo di LUICI SIMEONI SU II generale Manfredo Fanti e la pace di Villaf ranca (pp. 88-94) contenente una lettera del Fanti, un'altra di Vittorio Emanuele li una terza del conte di Cavour.
A. M. G.
GIACOMO DI PRAMPERO, Vita militare e politica dei signori di Gemono conti di Prampero; Udine, Arti grafiche Friulane, 1933-XI, in-8, pp. 412, L. 25.
L'Accademia di Udine ha pubblicalo come secondo volume della sua Collezione di monografie e studi Friulani (Fondazione Antonino di Prampero) questa bella e compiuta rievocazione dei conti di Prampero, condotta con sano metodo critico e con precisa e sicura conoscenza delle fonti, bene inquadrata nella storia generale del Friuli, ugualmente lontana e dalla esaltazione apologetica e dallo schematismo genealogico. Un buon capitolo introduttivo sul governo patriarcale, sui Castellani del Friuli e sulle origini dei signori di Cremona precede la narrazione di dieci secoli di glorie famigliari degli antichi domini de Glemona. Non c'è momento della storia friulana in cui i discendenti di Bertoldo e di Penzo di Gemona non abbiano avuto notevole parte. E spesso la scena delle loro gesta e delle loro avventure s'allarga ben oltre il Friuli. Di particolare interesse per gli studiosi di storia del Risorgimento sono i capitoli XII e XIII, che narrano le vicende della famiglia dall'età napoleonica ai giorni nòstri, vicende che s'imperniano particolarmente nella figura nobilissima di Antonino di Prampero, combattente di Castelfidardo e di Gaeta, deputato e senatore, tempra mirabile di patriota.
A, M. G.
OPUSCOLI ED ESTRATTI
ULDERICO BARENGO, Il generale Galaieri e le accuse di Giovanni Re, estr. dalla Rivista di Storia, Arte e Archeologia per la provincia di Alessandria, a. XLII, quad. I, gennaio-marzo 1933-XI, pp. 24-[32.. (Prendendo le mosse dalle accuse lanciate da Giuseppe Mazzini nel 1839 contro il Galaieri, governatore di Alessandria, l'autore sulla scorta di notevoli documenti dell'Archivio di stato di Torino, esamina criticamente quelle accuse, la cui responsabilità non risale aU'impunitario Giovanni Re ma a Luigi Angeioni, per concludere che al Galaieri rigido soldato del vecchio stampo furono... di guida l'onesta convinzione della bontà dell'idea reazionaria, lo scrupoloso sentimento del dovere, l'assoluta devozione al Trono. Non crudeltà d'animo, ma fermo prò a posilo di giovare alla buona causa. In ogni arresto eseguito, in ogni propala* a zione ottenuta, egli non vide che un mezzo per dare al Sovrano prove sempre maggiori della sua devozione e della sua lealtà . Quindi alla luce di questa IÌ verità l'opera svolta dal Galaieri assume una caratteristica sua propria e può anche meritare se non approvazione almeno quel rispetto che è doveroso per a tutte le idee francamente professate); MARIO BATTI S'fnsi, Lettere inedite di G. Garibaldi, estr. dal Giornale Storico e Letterario della Liguria, voi. V (1929), fase. I-H, p, 12. (Il fi., che in una lunga permanenza in Belgio ha raccolto un ricchissimo materiale, qualcosa come 20.000 schedo, sugli esuli italiani in quel paese, pubblica dodici biglietti del Nizzardo a Charles Frilz Barboni- dal 1861 al 188.1, oggi conservati nella Biblioteca reale di Bruxelles); M. BATTISTINI, Fi* lippo Buonarroti nel Belgio e le sue relazioni con Luigi de Potter, con due lettere