Rassegna storica del Risorgimento

STATO PONTIFICIO
anno <1934>   pagina <203>
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Libri, e periodici 203
del 4 febbraio 18S4- secondo gli atti processuali, esir. da Camicia Rossa, feb­braio 1934, pp. 29*34. (È narrata la partecipazione di Garibaldi ai primi tentativi mazziniani); MAKIO Pt.ccioNt, Il concordato di Toscana tra Stato e Chiesa del 25 aprile 1851 estr. da Miscellanea Storica della Vnldeha, a. XLI (1933), fase. 3, pp. 10. (Pubblica alcuni documenti inediti sul concordato, polemizzando garba­tamente col Bettanini. autore del noto saggio sul concordalo stesso); VIRGILIO TITONE, Retorica ed antiretorica nell'opera di Alfredo Orioni, Milano-Roma,!! apoli, Soc. Editr. Dante Alighieri, S. A,, pp. 41. (Preoccupato di non lasciarsi prendere la mano dall'entusiasmo dei commemorato e di non cedere al facile vezzo di farne un precursore , l'autore ci sistema definitivamente un suo Orioni esa* gerato e assoluto nelle sue opere, senza nulla di originale e di profondo nella sua filosofìa; ovvie o per nulla nuove molte delle sue esaltate scoperte sto­riche . Bontà sua, a dobbiamo però ammirarlo in questa sua complessa umanità di uomo e di scrittore, nella quale si riassume tutta un'epoca, in quanto essa potè avere di buono e di brutto . Perchè la lettura di Oriani pare- gli abbia rivelato, prevalentemente, questo : che Oriani è figlio del suo tempo. Parlare d'Oriani non è possibile senza guardare prima al suo tempo (p. 8). Poiché l'Oriani fu anzitutto un uomo del suo tempo... (ivi). E va bene, ma non basta: Natural­mente, neppure l'Oriani andò immune dai caratteri propri del suo tempo (p. 13); l'Oriani è talmente figlio della sua epoca, che... (p. 22) ; Onde l'Oriani è veramente un figlio del suo tempo (p. 27) ; Così dunque l'Oriani ci appare vera­mente come un nomo del suo tempo... (p. 39); Ecco dunque che cosa per noi rappresenta questa singolare figura. Un nomo del suo tempo... (p. 40). E quindi è chiaro che cosi soltanto noi potremo giudicare questa grande figura, non segre­gandola fuori del suo tempo... (p. 41), anche perchè, giustamente, sarebbe dif­ficile dar giudizio diverso: or Ognuno di noi è veramente fìlius temporis... (ivi); VIRGILIO TITONE, Da Solaro della Margarita al Principe di Carignano Estratto Trapani, presso l'autore, s. a. (È una recensione al libro del Rodolico e a quello di Lovéra e Ranieri. Anche qui accanto a qualche osservazione non priva di acu­tezza troviamo giudizi di singolare disinvoltura. Neppure i più severi recensori delle pubblicazioni Carloalbertine hanno posto tra le a apologie altrettanto unila­terali quanto vuote e insulse il Carlo Alberto del Rodolico. Che il Titone nuovo non esageri un poco?); CABLO ZACHI, Lettere inedite di Pietro Giordani, estr. dal Giornale storico della Letteratura italiana, voi. CU (1933), pp. 15. (Sono nove lettere del Giordani a diversi, dal 1802 al 1826, corredate di un largo commentario. Qualche dato interessante avrebbe potuto ricavare l'autore dalla comunicazione di O. MASNOVO al Congresso sociale di Roma del 1932 su // pensiero politico e il patriottismo di P. Giordani, poi apparsa negli Atti di quel Congresso. Sul Brighenti gli avrebbe procurato qualche non inutile notizia il saggio di L. RAFFAELE, Una dotta spia dall'Austria, Roma, Tip. Operaia romana cooperativa, 1821); CABLO ZACHI, Niccolò Tommaseo e la scuola: con una lettera inedita del grande Dalmata, estr. dalla Rassegna Italiana, dicembre 1933-XII, n. 187, pp. 5. (È la lettera che il Tommaseo inviò il 2 settembre 1864 ad Antonio Solimani, autore di un opuscolo Sulle scuòte classiche del Regno d'Italia, lettera che giustamente lo Z. definisce a significativa e importante per i molti concetti che esprime e gli insegnamenti che contiene, utili ancor oggi da meditare )..
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