Rassegna storica del Risorgimento
LANZA GIOVANNI ; GIOVANNI (S.) BOSCO
anno
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1934
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pagina
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207
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Don Bosco e Giovarmi Lonza
207
Don Bosco vive ed agisce mentre la orisi di incomprensione, forse reciproca, è in pieno :svdMf)p> M vede e conosce, è del resto vi collabora, il mantenimento della fondamentale qualità religiosa cattolica degli artefici
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del Risorgimento. Santo e veggente, non si lascia distrarre dalle apparenze e mira alla dilatazione del regno di Cristo in un simile ambiente. Appunto perchè Santo, perchè veggente, perchè patriota e perchè la verità sulla costruzione interiore della gente del Risorgimento è quella eli I, Don Bosco ottiene quei risultati fozanida-ÌÉB 'che'Ogn'iffi sa ed ognun vede. Ciò non vuol dire, come non ha mai voluto dire, che don Bosco non avesse, verso la Santa fedi,- la più perfetta ubbidienza del più perfetto fra i sacerdoti; ma vuole invece significare, alla luce inequivocabile dei documenti, che il grande Santo ha saputo conciliare nelle sue virtù eroiche la perfezione religiosa con la perfezione patriottica anche nei tempi più dimoili.
Qui dobbiamo ancora una volta distinguere, non per amore di dottrina scolastica ma per amor del ver!o, tra il periodo formativo del Risorgimento e quello successivo della decadenza. A questo periodo non vogliam porre date che segnino salti; ma possiamo certamente porre una data di notevole importanza come fine del primo ed inizio del secondo periodo, di quello della decadenza ; il 1876 con l'avvento delle sinistre al potere che fu anche chiamato, usi sappiamio se per burla o per vanteria vuotissima, una rivoluzione . dal 1876 in avanti che, colla presa di possesso massonica dello stato, ricomincia un tempo di vera lotta religiosa in Italia : per quanto moderata con una certa circospezione sorniona e subdola da parte degli irreligiosi e troppo scarsamente