Rassegna storica del Risorgimento

LANZA GIOVANNI ; GIOVANNI (S.) BOSCO
anno <1934>   pagina <209>
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Don Bosco e Giovanni Lama
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perfezione eroica dell virtù cristiane; ma partecipava tuttavia largamente; M. tafe la vita e delle qualità emi­nenti della gente]àtei suo tempo con una vastità spirituale che abbracciava tutto un mondo, appunto perchè si tro­vava già ai margini di una vita superiore. È avvenuto così che il più fini e duttile aristocratico ed il più rudi­mentale dei contadini, semplice e squadrato, si ritrovas­sero nella azione sopra lo stesso piano di semplicità, attraverso la stessa sincerità, e con uno stesso sistema di solidità costruttiva che impressiona.
Lo studio approfondito di quell'epoca colla rivela­zione continua di simili coincidenze presenta fenomeni assolutamente nuovi alla conoscenza comune del Risor­gimento, non tanto perchè non rivelati qua e là dalle carte fino ad oggi, quanto perchè non considerati, o tra­scurati, o guardati con un occhio che non è quello che Mussolini ci ha dato come strumento per questa nostra fatica : rocchio fascista.
Se anziché essere, come sdamo, dei fascisti, apparte­nessimo a qualsiasi formazione politica del passato, avremmo dei pregiudizi contro la religione, o contro il clero, o contro la Chiesi o contro lo Stato, o contro la ge­nerazione del Risorgimento che, da tutte le provenienze, confluì alla unità e per questa alla conquista di Roma, la quale fu assai più atto di volontà di tutto un popolo che non azione militare o politica risolutiva.. Essendo fa scisti possiamo amare Don Bosco, o Pio IX, come Gari­baldi, Cavour, o Mazzini;: perchè di tutti con libero cuore possiamo ìnteonoseere l'apporto alla storia che si è chiusa, dopo una non lodevole decadenza in tutte le correnti generate dal Risorgimento, con la Marcia su Roma; la quale col 28 Ottobre del 1922 apre un'epoca