Rassegna storica del Risorgimento

LANZA GIOVANNI ; GIOVANNI (S.) BOSCO
anno <1934>   pagina <212>
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de Vecchi di Val Cismon
nuto a Roma nel 1870 e come la Chiesa fosse, anche in quel periodo incandescente, tutt'altro che aliena dal tro­vare r ubi consistam con lo Stato quando le cose fos­sero un poco più sedate e quando si fosse ritrovato un governo capace di trattare e di assicurare al Papa la sua visibile libertà religiosa davanti a tutto il mondo catto­lico, come fu trovato dalla Provvidenza col governo fa­scista. Dimostra infine come tutti quegli uomini, generati sullo stesso suolo, imbevuti delle stesse tradizioni, intrisi della stessa spiritualità, consumati all'azione in quella semplicità eroica che è caratteristica alla grandi epoche ed alle grandi figure, concorressero dà tutte le parti al fiume della formazione nazionale in assoluta purità di spirito e fossero pertanto nati per intendersi, pure in mezzo alle più grandi asperità di esigenze storiche com­plessive non create da alcuno, ma invece fin qui conside­rate come insanabili contese fra le persone di questa o di quella natura.
La lettura dei documenti potrà meravigliare qual­cuno, istruire altri, far nascere qualche delusione; ma noi ci auguriamo sopratutto che riesca a distendere tutti gli spiriti più ancora che oggi non lo siano già. Don Bo­sco appare più che mai, oltre che il Santo dell' amore del popolo e della ubbidienza per amore , anche il Santo dell* amore della Patria . il Santo della Conci­liazione. Gli Italiani del tempo di Mussolini, appren­dendo, anche dalle virtù eroiche dei Santi, l'amore della Patria fino allo spasimo, riconquistano per sempre il loro primato nel mondo.