Rassegna storica del Risorgimento
QUESTIONE ROMANA ; MENABREA LUIGI FEDERICO
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1916
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Napoleone ili è l'Italia
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sì elessero a presidente il Matliien, arcivescovo di Besancon, grato al Vaticano. Il quale vinse fin da principio con quasi 600 voti nella nomina delle quattro commissioni permanenti, che fl. regolamento prescriveva. Notevole pertanto l'agitazione nella minoranza, ehe tuttavia non seppe fare atto d'energia nelle prime discussioni e preferì, per allora, le forme concilianti.
-De? prelati italiani, a cui Vittorio Emanuele aveva latto speciali esortazioni, appartennero alla minoranza il Riccardi di Torino, il Gastaldi di Saluzzo e il Renai di di Pinerolo; venerando per a.uni e per virtù, il vescovo di Biella, monsignor Losana, clie in pieno Concilio dichiarò un giorno esser necessaria alla religione la pace tra la Chiesa e l'Italia; i suoi capelli bianchi gli davano il diritto di parlare cosi apertamente: Mgo toquor ex iure canitiei. Anche il cardinale Guidi, arcivescovo di Bologna, parlò per gli antinfallibilisti e n'ebbe da Pio IX una viva reprimenda. Eimase celebre la seduta del 22 marzo, quando si sostenne dagli antinfallibilisti la necessità di contrapporre l'unanimità morale, in materia dommatica, al diritto della maggioranza: Schwarzenberg prima e Strossmayer dopo furono costretti: a scendere dalla tribuna in mezzo a invettive assordanti.
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[1 15 dicembre, riapertosi il nostro Parlamento, vi si presentava il nuovo Gabinetto, così composto:
- Giovanni Lanza, deputato,- Presidente del Consiglio e Ministro per gVInterm,
2 Quintino Sella, deputato, Mnanzej
3 Matteo Ruoli, deputato e consigliere di Stato, Grazia,
Giustizia e Culti;
4 Giaseppe Covone, deputato e tenente generale, Guerra;
5 Giuseppe Gadda, senatore, Lavori pubblici j
6 Cesare Correnti, deputato e consigliere di Stato, Pubblica
Istruzione! .
7 Emilio Visconti Venosta, deputato Estera
8 Stefano Castagnola, deputato, Agricoltura, Industria e
Commercio, più l'interim della marina (ma col 15 gennaio 1870 al