Rassegna storica del Risorgimento
QUESTIONE ROMANA ; MENABREA LUIGI FEDERICO
anno
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1916
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pagina
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68
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statai, e, siccome non ai sentiva 'ancora abbastanza sorretto da forti basi parlamentari, insistette affinchè si aspettassero gli eventi. Ben presto ini giornalista, Oleinent Douvernois, ritornò all'assalto presso l'Oliivier in nome di Napoleone III, lasciandogli credere che si potessero avviar trattative circa le condizioni, purché egli fòsse ausai chaudement le dófenseur d'une guerre oraitnent natìonaU que l'adver-saire d'une guerre de diversion . Giacché l'eventualità d'una guerra contro la Prussia, per impedirne la preponderanza in Germania e conseguentemente in: Europa, non cessava d'affacciarsi alla Corte non meno che alla parte pia intellettuale della nazione. Sfa .Emilio Ollivier declinò un'altra Evolta il lusinghiero invito, esortando a lasciar vivere il Ministero fino alPapertura della nuova sessione, quand'egli sarebbe venuto in appoggio al medesimo contro gl'Irreconciliabili, favorendo il comporsi e organizzarsi di partiti e gruppi parlamentari e facilitando il modo d'tivviare alla crisi e di risolverla. L'importante era che l'Imperatore si mantenesse sinceramente nelle vie parlamentari (25 ottobre 1869), aspettando i dibattiti della Camera per chiamare poi al Governo i capi della maggioranza, che Si sarebbe delineata; frattanto l'Olii vier si diceva pronto a intendersi con l'Imperatore circa il programma e a restare ministro in partibns o in pectore. Le due diverse influenze essendosi fuse proprio in que* giorni, a un secondo appello dello Ohasseloup l'Ollivier (ancora 25 ottobre) rispondeva fissando i punti dell'accordo per la politica interna su le tre questioni estere da prendere in considerazione: nell'Oriente, dove alia Trancia conveniva piuttosto sostenere che non combattere le nazionalità cristiane in lotta contro lai* orta; in Germania, per deprecare; l'annessione degli Stata: del Sud alla Confederazione del Nord solo nel caso che la Prussia volesse quest'annessione con la forza} in Italia, necessità di ritornare alla convenzione di settembre, prolungando però l'occupazione francese fino a quando l'Iella stessa si fosse scrupolosamente impegnata al rispetto della convenzione suddetta. Questo programma non fu per il momento comunicato all'Imperatore, ma rimase il caposaldo delle future combinazioni con l'OIlivierjiil quale lo trasmise il 2 novembre a Compiègne, dopo aver inutilmente cercato d' indurre il Sovrano, in un abboccamento notturno, ad accogliere le sue idee anche circa gli uomini da conservare o togliere al Ministero e i suoi metodi costituzionali di governo. Il programma, invece, piacque general
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