Rassegna storica del Risorgimento
QUESTIONE ROMANA ; MENABREA LUIGI FEDERICO
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1916
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Avanoinio Avwnvini
nante fosse rientrato nella sua piena sovranità. In questo disegno il Visconti Venosta aveva scarsa fiducia, ma dovette col Lanza dar qualche valore alle iperboliche affermazioni degli emigrati romani. Investigando, il Guiccioli fu rimandato all'avvocato Marchetti, da questo al Gregorovius, allora fuor di Roma: evidente, però, che né il senatore di Roma marchese Cavalletti, né altri municipali avrebbero, in caso, osato tanto.
Altri emissari del governo italiano furono il deputato Berti e Giuseppe Oolucci, prefetto di Caserta, entrambi intelligenti e insinuanti, il Berti in febbraio, l'altro alla meta di marzo, quando sembrò utile far pressione su' prelati piemontesi e del mezzogiorno per stornare la temuta proclamazione. Su questo punto importava conoscere l'opinione del Ministero francese e, quando Urbano Rat-tazzi andò dall'Ollivier per scandagliarne l'animo, questi molto esplicitamente gli disse : << Vous parlez toujours. vous autres Italiens, de vos convenances et de vos intérèts, mais n'avons-nous pas, nous aussi, des convenances et des intérèts à ménager et que, cornine en 1866, nous avons trop souvent oubliés pour vous ètre utiles? Il serait temps que vous en tinnsiez un peu compte. Nous essayons péniblement de constituer un gouvernement liberal j nous trouvons devant nous adversaire implacable le parti qui approuverait notre retraite de Rome, et comme amis devoués ceux qui y sont contraires; les blesser, perdre leur appui, ce serait ruiner notre oeuvre. Vous ne pouvez pas nous demander de nous suicider ; vous n'en tireriez aucun profit, car une dissolution n'aménerait sur les banca de la Chambre qu' une majorité encore plus opposée à vos
désirs .
In queste parole sono raccolte tutte. ragioni più intime e segrete, da cui fu mossa la politica imperiale durante il periodo del 1870 ; ragioni talmente gravi da paralizzare, sventuratamente, sia il Sovrano, sia i suoi Ministri, ritardando con l'Italia e l'Austria quell'alleanza, che avrebbe senza dubbio rese impossibili le provocazioni della Prussia alla Francia. Scoppiata la guerra, molte altre cause, come vedremo, contribuirono a impedir la stipulazione dell'alleanza suddetta? ma se Napoleone III, che ne accarezzava l'idea, avesse avuto maggiore forza di volontà, se della questione romana egli avesse fatto meno uno scrupolo d'onore e quasi un obbligo sentimentale per la politica francese, se infine la stampa più illumi-