Rassegna storica del Risorgimento

QUESTIONE ROMANA ; MENABREA LUIGI FEDERICO
anno <1916>   pagina <73>
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nata e gli uomini parlamentari più influenti della Francia l'avessero meglio inteso e incoraggiato nella sua inclinazione per gli accordi con l'Italia e l'Austria, non sarebbe mancato il modo di preparar di lunga mano l'opinione pubblica francese all'abbandono, nella que­stione romana, d'una politica così esiziale alle sorti della Fazione. L'errore di Napoleone HI, giustificàbile co' suoi precedenti, fa appunto di non avere informato in tempo utile i suoi Consiglieri delle trattative corse tra lui, Francesco Giuseppe e Vittorio Ema­nuele, le cui lettere erano in suo possesso. Il nostro Mgra, inspi­ratore dell'alleanza ne' riguardi dell'Italia fin da un mese dopo Mentana, aveva bensì preferito che le posteriori trattative fossero condotte direttamente senza p intervento della diplomazia o, meglio, mercè agenti segreti e officiosi; ma disapprovò sempre come as­surdo e incostituzionale ' che gli accordi si prendessero tra So­vrani, senza l'intervento de' Ministri responsabili.
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Il Concilio * si avviava, lentamente ma visibilmente, alla pro­clamazione dei dogma dell'infallibilità e il gruppo degli antinfal-iibilisti si adoperò per ottenere da' propri Governi l'intervento di speciali delegati al Concilio. H Gabinetto imperiale, sollecitato da alcuni prelati francesi (Darboy, Dupanloup, eccvj; a non disinte­ressarsi della cosa, riapprovò invece il principio dell'astensione, imponendolo anche al Ministro degli esteri Conte Darti, i cui sen­timenti erano a questo proposito diversi (egli aveva scritto più volte al Dupanloup che, se il Concilio si avviava alla proclama­zione dell'infallibilità, l truppe francesi sarebbero state Ritirate da Civitavecchia), e facendosi dall'Ollivier ad alcuni deputali ieaé telici la dichiarazione categorica che, precisamente per mantenére la libertà del Concilio, non si sarebbe neppur tollerata con l'Italia una conversazione sa l'evacuazione del territorio pontificio fino alla fine del Concilio stesso.
Una speranza d' intervento arrise al ministro Daru quando a Padri, nel OoncUiOJ, distribuito lo schema de Eeolssia sul po-
i KIOBA., Ricordi diplomatici, Nuova Antologia, 1 mareo 1895. *Òr,wviEB( L'Èglis* et VMal au Concile du Yatiean (due volami, pusaun).