Rassegna storica del Risorgimento

QUESTIONE ROMANA ; MENABREA LUIGI FEDERICO
anno <1916>   pagina <86>
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Avemmo Ammaim
parole de* marescialli Le Boeuf e Bazaine furono le medesime, ch'egli aveva rivolto ultimamente a Gramont: Ou en est on. aree l'Autrichef ma egli potè solo rispondere: ou uógocie! E le negoziazioni continuarono pochi giornij ìl;4 agosto ogni proponi­mento d'offensiva, ma questa volta su parere degli stessi generali Ai abbandonato : l'inerzia dello stato maggiore francese agevolava alla Prussia le prime vittorie, decisive della campagna.
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Secondo le note storielle raccolte "dai Mgra e dai conte Greppi* non mancarono anche al Governo italiano, specialmente da parte della Russia, sollecitazioni a non allearsi con la Francia. Ma forse l'Italia si sarebbe mossa in aiuto dalla sorella latina, tanto in Vit­torio Emanuele era ardente il desiderio di fare ouore a? suoi im­pegni personali,: senza l'opposizione dell'Austria <, in conseguenza, del Consiglio de' Ministri. Già l'Il luglio i deputati: Miceli, Oliva e Corti- avevano interpellato il .Ministro intorno alle complicazioni sorte per la candidatura Hohenzollorn e alle parole pronunziate, dal ministro Ollivier in un gruppo di deputati cattolici su l'Italia e la questione romana. Infatti alia chiusura della sessione l'Ollivier aveva promesso che fino alla fine del Concilio non si sarebbe evacuato il territorio pouti-iieio. in assenza delle Càmpé;:, Ma il Viscottfci-Yenosta, affermando d'avece interposto con altre Potenze i suoi buoni offici -per impedite là guerra, soggiungeva* tóuèj secondo una dichiarazioiie del Gramont al nostro ambasciatore biglia, le parole attribuite all'Ollivier non ri s pende vano ai vero. In ogni modo circa la questione romana il Gabinetto .crfedièà che alla dignità e all'in rerosse del Paese convenisse una politica'aspettazione,; mante tìenrlosf da. esso ifibertiì d'azione e di giudizio. Il 18 luglio (i prov= vedimenfci finanziali presentati àM. Sella, -erano già stati approvati il 12 con. 150ì vóti favorevoli contro 124 contrari) l'on. La Porta interpellava il Governo intorno a' suoi criteri di condotta nel dis­sidio tra le due Potenze continentali e tanto il Presidente del Consiglio qaanfeo.il. TÈscoati Venosta assicuravano d'aver Fatto del
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maresciallo Ba.rs.guey dVillierss, Bronyn da Lhuys, Bàroelie, Kouher, presidente del Senato, Schneider, presidente defcieorpo legislativo, e tt duca di Peusigay. i Tfm wulixaa du thétre <fe fo ffv**. 1870, p. .