Rassegna storica del Risorgimento

QUESTIONE ROMANA ; MENABREA LUIGI FEDERICO
anno <1916>   pagina <91>
immagine non disponibile

Napoleone MI e P Italia 91
-
cin cri d'indignation, qui uous Bfcigmatiserait, et, qu'il y premi garde, ce nième cri s'ólèvtìcontro lai :en Autriche, quand on saura qu*il a voulu proiìter de nofcre sitnation pour mettre son alliance au prir d'nne traliison fu* il nona a jugés eapables de consentir .
La neutralità proclamata a Vienna ad duce va seco in Italia la preponderanza dì Quintino Sella, avverso all'alleanza con la Francia. 0, ritardo alla dichiarazione di nentrabÀ fótta dal Gabinetto ita­liano, si dovette esclusivamente alla resistenza del Re, cbe col Sella ebbe UQ giorno il noto alterco. Capisco , disse Vittorio Ema­nuele al Ministro, : che per fare la guerra ci vuole del coraggio . E Sella: Per opporsi a Vostra Maestà ce ne vuole di più che per fare la guerra . Sdegnoso il Sovrano Io rimbeccò: Si vede bene che appartenete a una famiglia di mercanti di panno ! Onde l'altro, serenamente: * Sì, certo, di mercanti di panno, cbe hanno sempre fatto onore alla loro firma. Vostra Maestà, firmerebbe, con l'alleanza, una lèttera di cambio, ohe non è sicura di poter pa­gare . In que7 giorni uscivano le famose Lettere atjVitaMìmi del Mommsen e Garibaldi scriveva la sua non meno famosa lettera contro P Impp*ratWtiffiO0wt giurando che non un solo Italiano avrebbe preso servizio per lo scellerato. Per di più i parlamentari jii Sinistra (Batfcazzi. Mancini, ecc.), irritati anche perchè l'amba­sciatore francese. Majkwjet aveva sostenuto con la sua autorità i Gabinetti di Destra, non volevano prestarsi a un'alleanza attiva con la Francia. Vi mercati, veramente, andando contro allo istruzioni ricevute,, di tenersi cioè alla Oonvenzione di settembre, credette di-{Kiter promettere, Visconti Venosta q.11 al cbe altro vantaggio, mercè l'Aagjatfia i Ministri, informati ida ia?tom che le proposte del Beust a Me riguardo erano Ulte, spinsero il Re a permettere la dichiarazione di neutralità, fatta il 2i>.. Il.gìorno. saccessjvo Ma* laret comunicava a Visconti Venosta la conférma del rifiuto del Gabinetto francese a concedere l'occupazióne di Roma. Imprescin­dibili necessità politiche verso l'interno della Eraneia alla vigilia lidie prime battaglie trattennero il Governo imperiale dal fere al­l'Italia ciò, che PIMia massimamente voleva: l'Italia punì baie rifiuto, per lei troppo penose, con la neutralità: ma fii almeno sin­cera e non destò illusioni, con ambigua condotta, in Napoleone HI 3 ne* suoi Ministri;