Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
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Domenico Spadoni
Approssimandosi a grandi marcie l'esercito di Re Gioacchino, le truppe austriache esistenti t Bologna il 1 aprile accamparono la maggior parte fuori porta San Felice per assicurar la ritirata, mentre, come scrisse il cronista bolognese Rangoni, nulla omettevasi per dar l'ultima mano ad ogni genero di requisizioni e al vuoto di tutte le casse. La mattina del 2 aprile quelle truppe levarono il campo riparando al di là del Beno. Solo nei punti militari rimasero avamposti ungheresi} ma alle 10 d'Italia, scoperta l'avanguardia napoletana comandata dal gen. Guglielmo Pepe, tostamente si ritrassero anch'essi dalla strada Maggiore prendendo lungo le mura per la via di Modena fuori porta San Felice.
Il Governatore gen. Steffanini abbandonò Bologna senza nulla pubblicare e prescrivere alcuna norma di condotta alle autorità e ai cittadini. Ma prima ancora che gli Austriaci lasciassero la citta, il proclama indipendentista di Re Gioacchino era precorso fra i Bolognesi. All'alba del 2 * fu trovato anche affisso per mano di alcuni arditi, con sopra scritto : morte a ehi oserà distaccarlo. Non l'osarono infatti gli Austriaci, commentava poi, nel numero del 4 aprile, il Giornale del dipartimento del Meno : poterono così vedersi coi propri occhi in partire, quali voci ardenti di patriottismo eccitasse quella leggenda, e quali insieme presagi del fine della loro dura dominazione in Italia .
Sgombra di loro Bologna, un ufficiale napolitano e un corriere, che nascosti trovavansi in città, corsero a cavallo a recarne l'avviso alle sopraggiungenti truppe della la divisione Oarrascosa ed al Re. Alle 2 italiane, ordinatisi fuori porta Maggiore, i Napoletani fecero il loro ingresso. H mio aiutante di campo, raccontò poi nelle sue Memorie il gen. Pepe, al chi vive della guardia nazionale,2 che aveva in custodia quella porta della città, rispose: Indipendenza italiana. Come mai descrivere la gioia e gli applausi di quella animosa popolazione alla voce magica d'indipendenza
t BKVILAOQOA canapino, Oronaca bolognese. Ms. posseduto dall'aw. Benzo Am-brosini di Bologna alla ont gentilezza ne debbo la consultazione. La cronaca, opera di mento incolta e bislacca, è di ben poco valore.
t Veramente la Guardia Nazionale era stata abolita fin dal 27 maggio 1814 dal governatore gen. Dekbardt e sostituita con la Guardia Urbana. Nella semidialettale oronaca m>.-!de] canapino Bevilacqua, si legge in datai aprite: Questa note e partito tuta la trupa tedesca di Bologna per non più ritornarci e stato rinunciato alli nostri oMonled la port* del palaso e altri posti di guardia.