Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno
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1916
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pagina
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105
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Bologna e Pellegrino Bosttì iQIJ
italiana ! Fanciulli, uomini maturi, vegliardi, donne d'ogni età, d'ogni condizione, da' balconi, dalle finestre, da dentro i portici, pia" non potendo con la voce, agitavano i fazzoletti in segno d'appro* vazione e di amore. Sembravano di vedere una famiglia stretta fra ceppi e dolcemente sorpresa dall'inatteso arrivo di fratelli liberatori ! L'animo mio uè fu sì commosso che ad ogni istante te meva di cader da cavallo; la lunghissima strada che traversa Bologna mi pareva non finisse mai... . La troppa fuori porta San Felice, fu raggiunta dal Bet il quale intanto, a avallo, col suo stato maggiore e con un piccolo drappello dì lancieri, aveva girato attorno le mura dalla parte di porta Santo Stefano.
Il Pepe ricorda che, andato a galoppo incontro a Gioacchino, scorse poco lontano una grossa colonna di asserì ungheresi.. Avvertito il Be del pericolo cui si esponeva, questi fé' un gesto di noncuranza; sicché il generale ebbe cura dì far avanzare di corsa, malgrado la sua stanchezza, la testa della propina colonna, alla vista della quale i soldati austriaci proseguirono la ritirata.1 Passate rapidamente in rivista le sue schiere, Be Gioacchino per la porta San Felice entrò in Bologna, accolto in festa con infiniti evviva, mentre il seguito, ch'era su legni, gittava al popolo copie del proclama del 30 marzo, stampato anche in francese.* Andò a.
1 Questo episodio concorda sostanzialmente col racconto del cronista Ran-goni, secondo cui alcuni lancieri, avendo per i primi perlustrato a gran galoppo l'avamposto e scoperto un picchetto ungherese, lo inseguirono e ritirar lo fecero senza conseguenza. Solo poi aggiunge che più volendosi il Be inoltrare, fu prevenuto di non esporsi da un lavandaio. Il Re conobbe il pericol, ringraziò il lavandaio, a cui chiese che volesse in premio e questi rispose : d'esser vestito, fatto ufficiale e d'esser destinato alla scoperta dinanzi all'armata, il che fu tosto accordato =>.
* Nel Museo del-Risorgimento in Bologna, diretto dall'egregio cay-. Fulvio Cantoni (ohe alla cortesia, comune a tutti i Bolognesi avvicinati per informazioni e ricerche, aggiunse verso di me una servizievolezza veramente squisita e indimenticabile) si conserta ms. una Oopia di Leggi, proalami, inni ed altre (Imposizioni prese dal governò della città e provincia di Bologna in tempo delta breve dimora di Re Gioacchino, ecc. tratta dal Tomo primo del Bollettino delle Leggi e Regol. del Governo suddetto, esìstente, nella collezione generale presso il sig. (jio: Batta Fabbri Dott. Medico .. In calco al proclama di Rimini (ohe figura ristampato: In Faènza ed Imola per le stampe comunali) è annotato ; H proclama di Marat a Bologna il 2 aprile veniva gettato al popolo, dai seguito che era in legai del detto re Gioacchino, onde li considero ufficiali. Fu anche stampato in francese. Alla Raccolta è premesso un succinto Promemoria storico sulla venuta e partenza del Re di Napoli, net qual promemoria l'estensore