Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
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1916
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Domenico Spadoni
Beati voglio di Ferrara e il conte Battagliai podestà di Ri mini. Prefetto dei dipartimento del Reno fu. nominato il bar. Alessandro Agucchi1 con i consiglieri avv. Bersant, Giovanni Contri, prof. Venfcuroli e Pietro Pavia.* Ha pure la data del 3 aprile il proclama con cui Re Gioacchino, giudicando necessario di dare una direzione sicura e rapida agli sforzi, che tatti i veri Italiani erano disposti a lare per la liberazione e difesa della patria, decretava che ciascun Italiano era chiamato a concorrer con Parmit coi talenti, colle fortune all'acquisto ed allo stabilimento dell'in-dipendenza d'Italia e prescrìveva alle autorità comunali norme direttive per l'appello ai militari e ai volontari, per la riunione delle armi da guerra e dei doni patriottici, per gli onori e le ' compenso dovuti a quei che avrebbero servito la causa d'Italia. Per la riunione di volontari ed armi,- in conformità del proclama, Gioacchino stabiliva in Bologna una Commissione, da non confondersi con la Comnwitsione dì guerra italiana creata il giorno appressoa e chiamò a farne parte Sebastiano Bologna possidente, Salvigni capobattaglione e Barbieri maggioro. E nello stesso giorno infine egli richiamava in osservanza tutti i suoi decreti del 1814 relativi alla Guardia nazionale di Bologna,4 che col subentrare del Governo provvisorio austriaco era stata disciolta, e il Marchese Borelli, aiutante di campo dello Stato maggiore generale,
? -li'Agucchi, detto anche alla bolognese Ayoixkia, nel 1806- era consigliere luogotenente della prefettura di Bologna e Zanolini Antonio nel suo < Aldini e i suoi tempi, Voi. U, pp. 58-59, lo giudica uomo saggio ed onestissimo, molto ai concittadini in pregio >. L'Agucchi fu con l'Aldini dalla Commissione inviata al Congresso di Vienna dai Bolognesi per isoonginrare il loro ritorno otto il governo pontificio. Egli tornò a Bologna, secondo annota il cronista Rangoni, nel giorno in cui entrarono.'ii Napoletani.
a Un R. D. del 3 aprile dichiarava ohe con lo stabilimento del Commissariato civile era soppresso il Commissario del Buon Governo e Carlo Sa vini che ne ricopriva Pufficio sarebbe chiamato ad altre funzioni. Lo stesso giorno venivano anche firmati altri decreti di minore importanza come quello di nomina dell'avv. Arduino Suzzi a podestà d'Imola e di Pietro Pletrainelara a direfctor* della Casa d'IudusiirM e'Royero 4n Bologna.
8 La OomniùnoM M Guerra italiana doveva provvedere all'organizzazione dei Corpi da formarsi con gli antichi militari e volontari-di tutte le contrada d'Italia, che si erano e si sarebbero presentati per prender servizio nella guerra. Di essa era fatto presidente il Tenente generale corani. Bar. Arcovito, Aiutante di Campo del Ec, nominato Comandante superiore dei4 dipartimenti posti sotto JJ Comissarialio civile del ficai. Vedi: SPADONI È,,; Wntari per l'Indipendenza italiana nel 1815, a. e.
* In data 8 marzo 1814 il cav. Biooiardi, Commissario generale, aveva richiamatolo vigore, d'ordine del Re, pel buon ordine, la Guardia Nazionale, Bolognese delia quale vive e vivrà la fama per tutta Italia dividendola in