Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno
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1916
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pagina
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110
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UomwUio tymdùiki
Era Ptìllegrimo Rossi mente troppo elevata perchè, pur iade-gnaiulo il dispotismo tramerò, quanto nqiie drappeggiato dell'imperiale paludamento napoleonico, non avesse ad apprezzare e rimpiangere i benefici delle sue istituzioni illuminate, e specialmente quell'organismo politico <eì Regno italiano, a cui tutti i. nobili spìriti s'erano affezionati come a primo nucleo di nostro essere nazionale e a promessa d'un migliore avvenire. Con questi sentimenti nell'animo e con una ambizione pari al suo ingegno, dopo lo sfacelo delle italiche speranze avvenuto nel 1814 e nell'incertézza che tuttora travagliava gli abitanti delle Legazioni sulla sorte definitiva loro-riservata: o di rimanere all'Austria, o d'esser dati in compenso a qualche principe o principessa spossessati, o di ritornare sotto il men gradito regime pontificio,1 il Rossi, allorché vide un Re generoso e venturiero consecrar: primo la sua spada per la più santa delle cause, l'indipendenza e l'unione d'Italia,* si lasciò indurre a rischiare -la sua bella posizione per metter le proprie forze a suo servigio. Per re (Gioacchino sentiva anche gratitudine, che il suo governo nel 1814 gli aveva dimostrato benevolenza e, prima di lasciare Bologna, aveva onorato il suo ingegno con la promozione nell'insegnamento universitario e con la decorazione dell'ordine delle Due Sicilie.
Egli si mise quindi all'opera con tutta l'energia, rivelando fin da allora nella cosa pubblica quelle doti superiori d'uomo di stato, che doveano farlo poi tanto apprezzare in Svizzera e in Francia
li II U-tìa. ma??, austriaco d1 Ekbardb nell'aprile 1814 subentrando in Bologna ai Naooleiani, Informava il Btdlegarde: Niella città si rimpiange il re di Napoli e si dice con tutta francherà che non si vuol più governo pontificio. 1 Bilognesi mandarono a Vieuna IVx prefetto bar. Agucchi, l'wc ciambellano del Viceré conte Bianchetti e IVx Serefcario di 8*at.o dd Bcgno italico Aldini per protestare contro la restituzione delle LpgaBJoni al Governo pontificio. Lo Stesso Card. Gonfivi scriveva da Vienna al card. Pacca il 22 febbraio 1815: .Tftft oggetto da darci gran pensiero sarà Bologna. Non bisogna dissimularselo: annumero grande di soggetti cattivissimi freme di tornare Botto il Papa, e non Io vorrebbe a qualsiasi costo. Ci vorranno grandi, ma grandi menagementa, ed una prudenza consumata unita alla più grande dolcezza. Togli il cielo che basti, e sarà, 4. irtugrcware ansai il Signóret Si sbaglierò assai se si giudicherò di quel paese con le idee tutte nostre, senza riflettere cbe'son circa venti anni ohe vi si p-maa in cntt'albro modo, o vi s.ì vedono le cose con tutt'altra vista. BtsiRR ?M di Vimna iJ8t4--
Toriiio, i. TIP. B I. Tor 1903, p. 358
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