Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno
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1916
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pagina
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113
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Bologna e Pellegrino Mosti
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nemmeno alle rase.1 Il Giusti che copriva l'ufficio d'ingegnere idraulico presso la prefettura di Bologna fin dal Beguo italiano e aveva reputazione di poeta come tale era stato conosciuto nel 1814 dal colonnello napoletano Gabriele Pepe* fece l'inno, e lo musicò il maestro Gioacchino Rossini, il quale, allor giovane e ardente di speranze, a Bologna risiedeva ed era fra l'altro precettore della figlia dell'ex granduchessa Elisa.3 Questi poi, molti anni piti tardi, cosi ebbe a raccontare l'episodio, menandone vanto in una lettera ad nn suo amico: Nel 1815, venuto Il Ee Marat a Bologna con sante promesse, composi l'Inno della Indipendenza, che fu eseguito colla mia direzione al teatro Conta-valli. In questo inno trovavasi la parola Indipendenza, che sebbene poco poetica, ma intonata da me colla mia canora voce di quell'epoca, e, ripetuta dal popolo, cori, ecc., destò vivo entusiasmo .* Il D'Ancona, accennando a questo inno, scrisse : e ben vorremmo conoscere quelle note musicali e saper chi fa il poeta . Chi fu 0 poeta abbiam trovato nella Cronaca bolognese del Kaugoni : fu ap
sfet cancellasse o levasse varie cose riducendo così la saddetta poetica composi-aione in un. modo non ingiurioso a verun Governo, e soltanto concernente la fantasia della cosa. J3 il Delegato di Governo con lettera del 5 luglio n. 662, cosi analogamente riscontrava il Savini : Giusta la pregevole ordinanza di codesta Superiore Magistratura del li 28 p. decorso giugno n. 632, le si rimette qui inferito l'Inno attribuito a questo sig.ingegniere (-rio: Battista Giusti sull'indi pendenza Italiana sortito alla luce durante l'invasione nemica. Le informative ri-tratte in proposito fanno conoscere che la sudd. Persona venne istigata dal Sig. avv. Rossi in allora Commissario Civile a fare un tal componimento avendogli suggerito in un foglio ciò che pur pretendeva si esprimesse in tal Inno, che però nel redigerlo il sig. cav. GHusti seppe moderarlo, levandogli varie cose e riducendo la poetica composizione in un modo non ingiurioso a verun Q-overno e soltanto concernente la mera fantasia della cosa nell'epoca del procurato, ed ingiusto riscaldo, per parte del nemico che allora momentaneamente voleva imparare ... . Carte di Polizia del Governo provvisorio austriaco) in Archivio di Stato
ili Bologna.
1 La sua prima opera stampata in Ginevra fu un poema ispirato allo stile dei Byron. Tradusse quindi in bei versi italiani dei poemi di questo grande inglese. OazttBOMBZ iu 'Bibtiot. Universelle de Genève. Tom. X, 2a S. fevrier 1849, p. 13S e aegg-, citato dal GIOVUUHOM in Pellegrino Rossi e la Rivoluzione italiana . Voi. 1, p. 14, Roma, Forzani, 1898.
2 pupe GABKIKLK, Galima'ias, in Miscellanea napoleonica di A. Lumbroso, Roma, Modes et Mendel, 1880 (serie III-1V) p. 670. Di un Giusti Gin: Battista abbiamo trovato : E lipo C>loueo, tragedia di Sofocle recata in versi italiani e All'Amica. Lòdi. Parma, 1817, Bodoniana.
iÒBangoni, Cronaca a. e. Tomo t.
< Rossini all'avv. Filippo Santocanale : Passy de Paris, 12 giugno 1864. In Mas-salintì lltni*. Lettere di G. .Rossini. Firenze, Barbèra, 1902, p. 271.