Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
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1916
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116
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13- Dùmmiiau Spadoni
naro, egli la pubblicò il 5 aprile, eoa commosso proclama agli Italiani. Comprendendo che il momento era decisivo e che l'esito, oltreché dalla celerità dell'azione, dipendeva dalla quantità di soccorsi di forza armata che nel minor tempo possibile si fosse potato adattare e far giungere a Be Gioacchino dai popoli liberati, Pellegrino Bossi, e, con lui, tatti gli altri funzionari e partigiani più decisi ed attivi si diedero a tutt'uomo a riscaldar gli animi e a promuovere il reclutamento di reduci e di volontari e a raccoglier mezzi ed armi, di che pur si aveva sciaguratamente difetto. Bologna fu inondata di proclami, circolari, inni ed appelli, diramati poi dappertutto. Nessun eccitamento, nessun allettamento faron risparmiati in quei tempo, in coi, spezzate, col cader del Begno italico, tante carriere, ai sentimenti patriottici eran legati, più che non fu. posteriormente, gli interessi personali È del 5 aprile il proclama degli ufficiali italiani riuniti in Bologna , in nome dell'Armata italiana, ai veterani e ad altri soldati italiani dispersi per l'Italia, recante le firme, ira gli altri, del ravennate col. Oappil e del col. Biella, cui si aggiunse poi, in una ristampa di Ferrara, la firma di quel col. Neri. Sono del giorno seguente: il proclama del ff. di Podestà di Bologna e quello del Prefetto Agucchi, il quale chiedeva volontari ed armi perla patria dicendo che: i primi già si presentavano in folla, bollenti del vivo desiderio di cimentarsi, le altre si attendevano dal patriottismo dei possessori, che si invitavano a. consegnarle alla Caserma della Santa -al cap. Zoboli all' uopo incaricato ; la circolare del Commissario civile alle magistrature politiche e giudiziarie, amministrative finanziarie, ai pubblici funzionari primari ed impiegati e ad ogni altro collegio e corpo morale per promuovere offerte patriottiche, nonché le due circolari del prefetto del dipartimento del Beno, una ai Podestà e sindaci, in commento del proclama reale del 3 aprile, e l'altra ai parroci per insinuare alla gioventù l'arruolamento per la guerra
I Come S Ravenna è menzionato nella Cronaca ravennate del Baisi, ma. est-stente in qutfiìla etnea Biblioteca. Nell'elenco degli insigniti degli ordini della Corona di farro, della Legion d'onore di Francia e di altri titoli di nobiltà eoo., eh'è in appendice (pp.723 7*>/alla Storia dalle armi italiane dal 1796 al 1814 di F. Tu-rotti (.Milano, Sanato, 18>S. li colonnello Cappi Nicola e notato come cavaliere della corona di farro fallente col colonnello As torre Hercolani, capitano delle guardie d'onore, Insignito inoltre del titolo dioonte, e (mi Giusti Gio: Battista, l'autore dell'/ano dell'ladipandeiwa musicato dal Basami.