Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
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1916
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Bologna e Pellegrino lumi
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putatì avvocati e professori di queir Ateneo nella Memoria difensiva, ch'egli poi pubblicò da Genthod come Pellegrino Eossi, suo discepolo e compagno di emigrazione, così ebbe a raccontare a questo proposito: Portandomi un giorno all'Università per la consueta lezione, trovai nelle loggie un ammutinamento di scolari, che riscaldati dal progetto dell'Italiana indipendenza, eccitavansi gli uni gli altri ad iscriversi in una particolar milizia. Entrato prestamente nelle camere dei professori io mi preparava a salire in cattedra, quando una turba di giovani mi si presento richiedendomi con eia moroso fermento, invece della lezione un ragionato discorso sull'idea da cui allora erano invasi. Fn vano schermirsene e il proporre una dilazione. I gridi della.fervente gioventù si raddoppiavano ad ogni motivo di scusa e la necessità di cedere fa riconosciuta da nitri professori presenti; Estemporaneamente parlai, vagando per mille pensieri... Incominciai da un quadro dell'Italia, risalendo fino al secolo duodecimo, rammemorai nei diversi tempi i voti e gli sforzi d'uomini illustri per riunire gl'Italiani in nazione, le speranze in noi ridestate dall'appello all'indipendenza fattoci dai signori generali delle truppe Austro-Britanne,1 la nostra esitazione posteriore nell'incertezza delle sorti future, la grandezza dell'impresa, sostenuta che fosse da forze corrispondenti, la sua influenza sul pacifico stato di Europa e la gloria di chi vi concorresse, se l'ardire fosse coronato da fortuna. Il discorso non avea certamente alcun merito, ma troppo glie ne attribuirono l'ardore dei giovani uditori e troppa* importanza gli diedero in seguito gli scrittori dei pubblici fogli e i novellieri. Altri professori parlarono egualmente dalla cattedra sullo stesso oggetto, ma io, pei' l'ora più sollecita della mia lezione,
1 Alludeva al proclama indipendentista agli italiani ohe oon la data 14 marzo 1814 era stato dal gen. Btmtlnck pubblicato a Livorno, ma sopratntto al proclama AiPopoli, àbaào da Ravenna IO diaembre 1813 e pubblicato dal ten. colon-nello austriaco G-avenda, d'ordine del gen. Nugeut comandante le Forze Austro-Britanne, proclama intestato * Bagno d'Italia indipendente. Né gli Austriaci si limitarono ai proclami per lusingare ed ingannare gli Italiani, masi avvalsero anche' di stampe volanti. Una di queste, intestata: , Sentimenti di un Austriaco ' fopra l'attuale Guerra contro Napoleone*, della quale conservasi copia nella civica Biblioteca di Borii (Tomo * "B- 6 folla OolleeioM .dei Bandi), cosi fra l'altro diceva: Popoli dell'Europa esultate:; prodigiosi avvenimenti coi quali la Divina Provvidenza sostiene, o promuove la più giusta, la più grande la più eroica Impresa del sovrani collegati al ristabilimento della vostra salvezza vi assicurano per tempre la vostra indipendenza politica, In vostra prosperità, ed il vostro onore nazionale -. Si "lòde poi coma i fatta corrisposero alle promesse!