Rassegna storica del Risorgimento

1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno <1916>   pagina <123>
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tanea offerta e ohe lodato avrebbe. Il loro amore per la gloria d'Italia .1
Né qui si arrestò l'opera degli studenti di Bologna.5 Occupata Modena dalie truppe liberatrici di Re Gioacchino, essi diedero opera ad eccitare lo stesso loro entusiasmo patriottico nei loro colleglli di quell'Ateneo, perchè anch'essi corressero alle armi. All' uopo indi­cizzarono loro, in data 7 aprile, un vibrante appello, riportato nel sappi, al n, 42 del Giornale del Dipartimento del Beno. L'appello, scritto con tutta probabilità dal loro collega Giovita Da Ponte, fu, se non ispirato, certamente veduto e corretto di proprio pugno dal prof. Pellegrino Rossi, allora Commissario civile, se esso deve rite­nersi tutt' una cosa con l'appello di cui caro cimelio conser-vossi fino al 1888 la minuta nella Biblioteca civica dì Bologna.* Secondo afferma lo storico Martini,4 il comasco Francesco Scalini,
1 Sùppl. al n, 42 del Giornale del Dipartimento del Beno. Il gen. Giuseppe Leohi, fratello di Teodoro, allora carcerato come partecipe della congiura militare lom­barda, era, come il Da Ponte, bresciano e nel 1799-1800 aveva ordinato a Dijon. e a Bourg enBresse quella Legione italiana che, formata con l'arruolamento dei profughi nostri patriotti, fra cui Ugo Foscolo e Guglielmo Pepa, aveva combat­tuto a Marengo e nel Trentino, ove il suo valore meritò gli elogi del gene­ral Barthler. Manacorda <?, I rifagiati italiani in Francia del 1799-1800 ee. in Memorie della JR, Accademia delle scienze di Torino. 8. s. T. LVU, 1907, ; "110.116.
* A quanto sembra rilevarsi dalla cronaca del Bangoni, essi fecero al Governo un indirizzo con offerte.
3 Nella pubblicazione di L. Frati: Opere della bibliografia Bolognese che si conservano alla Biblioteca municipale di Bologna elencate e descrìtte (Zaok-* anelli, 1838) ai numeri 4785-4786 ai legge: ! Manifesto degli studenti dell'Uni­versità di Bologna in cui annunziano la presa determinazione di sospendere, à loro studi per dedicarsi alla difesa della patria , Ms. oart. in Ibi. voi. A questo ciftritto.,, annota 11 Frati, accrescono pregio alcune correzioni autografa di Pel­legrino Bossi 2 Lettera di Giovita Da Ponte che ha attinenza col mani­festo suddetto Ma. cadi, in fol. p. voi. Disgraziatamente questi due oimeli, inviati nel 1883 all'esposizione emiliana del BiBorgimento, non furono, al par di aitai restituiti, né pare che le ricerche, ae pur ve ne furono accurate, 'sforno riuscite a più rintracciarli !
Sai Da Ponte l'egregio Direttore del Mu*eo patrio di Brescia ci ha comu­nicato le seguenti notizie : nato in Brescia il 18 aprile 1792, avviato agli studi prima in un Collegio m Milano, indi all'Università di Bologna. Nel 1815 era prossimo a laurearsi. Fra i discepoli prediletti del Pellegrino Bossi, segni m'Ha ritirata, con un forte grappò di compagni, il benamato professore fino a Napoli-Dei suo proclama manoscritto diede cenno il bresciano aw. Fprnaslni circa il 1833 in un articolo pubblicato sul periodico la 8enHwlla Bresciana.
Martini <?. Storia d'Italia confe. da quella del Botta. Oapolago, 1851. Parte I lai 1814 al 1822, p. 202. Il Martini aggiunge in nota che lo Scalini, vivente