Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno
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1916
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pagina
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125
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Bologna, u Rallegrino Lìmiti ffi
tatto, iii questo, di Napoleone, riconoscendone la potentissima influenza sugli animi, aveva mostrato sempre verso il clero deferenza, specie negli ultimi anni, in cui, dove pervenne con le sue truppe, tenne a sopprimere il duro trattamento inflitto agli ecclesiastici men servili ai voleri del despota imperiale.1 E tanto pia il Bossi lusingatasi d? ingraziarsi il clero emiliano e romagnolo, in quanto usso non aveva certo da lodarsi e fidarsi del recente contegno degli Austriaci.
Il Ministero napoletano in Bologna, al dir del cronista Banconi, faceva quotidiane elemosine e invitava i 'parroci a pranzo, li Commissario civile, ricevendo una deputazione di essi, li arringò, cercando persuaderli a favorire la causa della patria indipendenza. Il loro discorso, egli ebbe poi a scrivere nell'Autodifesa, fu veramente improntato a nobiltà, saggezza e .convenienza... La rlspet* cabile persona con la quale parlava, parvenu giudicasse dì non poter secondare i desidera ch'io peraltro manifestava . Ma perchè essi lamentarono che nelle dimostrazioni per le vie si era gridato anche abbasso ì preti* il Bossi li rassicurò e colse l'occasione per pubblicare sabito un proclama, in cui, rendendo omaggio alla religione e al prezioso aiuto che da essa poteva venire alla causa italiana, ammoniva i cittadini al rispetto dei suoi ministri, minacciando diversamente le più forti misure a chi li offendesse, quali fomentatori di discordia in cosi supremi momenti. Non sappiamo poi se di provenienza governativa fu un curioso manifesto, uscito in quei giorni a Bologna e inteso a meglio divulgare l'idea nazionale. Esso era intestato, come gli avvisi sacri : Lode a Dio, e conteneva l'affermazione che gli abitanti di Boma, di Napoli, delle Marche, Iella Toscana della Romagna, di Bologua, di Ferrara, di Moderni di Seggio, di Brescia, di Venezia, di Padova, di Verona, di Trento,3
1 Vedi pei* la Romagna M'dinari L. Negli albori del Risorgimento La restaurazione in Romagna (novembre ISUMuglio 1815). Palermo, 3Hp; L. Di Cri--uia.fi. 1909 p. 51 o sagg. 3?ra le aitarne disposizioni emanate da Re Gioacchino uolle'Marohe a favore della religione e del clero ricordiamo il deoreto 10 novembre 1814 con cai migliorò fe Mttd'i'zioni dell'opera della 8. Casa di Loreto, e il decreto 11 febbraio ÌBIS con cai dispose il pagamento immediato degli arretrati 1814 e primo semestre 1815 delle pensioni assegnate ai religiosi e religiose ecclesiastici *oppressi tu vinta del deoreto dell'antico govèrno, è consenti ohe i religiosi mendicanti tornassero alla vita in comunità.
2 Rangoni. Memorie a. e.
3 Né questo è il solo documento del pensiero che, anche nel 1815 (e per verità,, pure In precedenza), gli Italiani, desiderosi di ricomporsi in una sola fa-
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