Rassegna storica del Risorgimento
1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
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1916
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parecchie leggende, attorno ad essa fiorite, la con vocazione per l'S maggio di un'assemblea nazionale italiana in Roma/ è però fnor di dubbio che il Marat si lusingava ancora di potere, con un impeto vittorioso delle sue truppe, forzare il passaggio del Po, Come avea forzato quella del Panaro, giungere a ' trac partito dei favore dei Lombardo-Veneti, se non anche dei Piemontesi, e frattanto dar la possibilità a Napoleone di muovere i suoi eserciti. Poiché il Murati, pur agendo con piena antonomia di vedute; non credeva di agire in sostanziale contrasto con gli interessi de! suo- grónde cognato.2
Però è agevole farsi un'fdea dell'orgasmo In cui doveva trovarsi Re Gioacchino v9 aprile. Mentre attendeva dalla Toscana, con inquietudine crescente, le sue colonne della Guardia, era ansioso conoscere su quale concorso di uomini poteva contare anzitutto dalle Romagne* II Commissario civile, cui con decreto di quel giorno veniva subordinata anche l'amministrazione interna del dipartimento del Panaro, nonostante l'opera vada d'eccitamento spiegata noi precedenti giorni nei dipartimenti a lui sottoposti, non era ancora in grado di dare al TMi dati concreti di cui .abbisognava, e i momenti cominciavano a farsi preziosi ! H Rossi scrisse perciò il giorno stesso al ìPrcfetfco del Dipartimento del Reno come agli altri, tornando a vivamente raccomandare im-me-Iiate informazioni, anche per istaffetta, con precisi dettagli sul .risultato dell'opera dei prefetti e delia cooperazione dei funzionaci subalterni e sulle disposizioni tutte date per l'esecuzione del R. D. ;-; aprile, massime nella parte che concerneva l'arruolamento dei già militari e dei volontari nonché la riunione delle armi da guerra per poter darne comunicazióne alla Cornai iasione di guerra, decreto diramato con la sua circolare del 7 andante, n. 104. Il loro si-
i l)j questo leggenda si fa eco il Dairomiccj .. a p. 255 del suo studio su Marat et la question de l'unito italienne en 1815 (Mélange* d'Archeologie et d'fùetoire, voi. XVIII, fase. IV V, 1888). Essa fa il paio con l'altra, divulgata dal GASISI e dal TORUAOA. nei loro Manuali della Letteratura italiana e ripetala some verità storica da A. LOMBROSO (StltcelUmea Napoleonica, Serie V. Boma, Modes et Mendel 1893j: ohe Re Gioacchino incaricasse Dionigi Sbrocchi di scrivere la Costituitone del Bagno d'Italia da lui vagheggiato .
* Napoleone in L'U d'Elba et Ite centjour, scritto a S. Elena, nego ciò (Vedi Corretp. de Nap. L Tomo XXXI, pp. 40 e 188-89). Ma quello che, precipitata la sorbe del cognato, la politica e i vecchi personali rancori, consigliarono a lui di fare e di dichiarare poco conto. Però non pare ohe il Marat avesse tutti i torti