Rassegna storica del Risorgimento

1815 ; BOLOGNA ; ROSSI PELLEGRINO ;"GUELFIA"; GIOACCHINO MURAT
anno <1916>   pagina <133>
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Bologna e Pellegrino Boeri 188 fW ' - Ax.T7T n* , , ir*
lenzio interinale lo lasciava nella fiducia che avessero gareggiato nel promuovere e focacemente i successi corrispondenti alla sua con-cepita aspettazione e per dargliene poi le prove più espresse; ina tale e tanta era la sua impazienza nel voler già conoscere alcune almeno delle risultanze positive per quei comuni almeno più po­polati, che chiedeva l'immediato invio dei relativi stati nomina­rvi e il proseguimento di questi stati senza interruzione in ciascun ; giorno al più tardi in ogni corsa postale e pur con altrettanti mezzi straordinari quando fossero notabili gli aumenti di uomini' e d'armi che si ottenessero periodicamente. L'oggetto, conclu­deva Pellegrino Bossi, è della massima importanza, imperocché grande è l'urgenza di affrettar l'organizzazione di Battaglioni di Inumi e coraggiosi Italiani, che volino a rinforzar l'armata Nazior naie per trionfar al più presto della gran causa dell'Indipendenza d'Italia. Tacciano le difficoltà, e gli ostacoli circa il riunire i mezzi per assicurare sì luminoso intento, e possa io per il primo aver il conforto di assicurare S. M. il Monarca Nostro Liberatore, che dall'energia somma, ed attività straordinaria dei Sig.rl Prefetti de­vono in particolar modo ripetersi quei faustissimi risultati di
quando, rifugiatosi in Frància e lamentandosi del trattamento fattogli, affermava. in lettere al Fouchó e ad una dama francese che egli si era mosso contro gli Austriaci per formale domanda dell'Imperatore mentre il re Giuseppe gli significava L'Imperatore mi ordina di scrìvervi innoviate io armi rapidamente verso le Alpi *J.1M Fonino, G. Storia d'Italia dal 1815 al 1850. Torino, 8oo. Ed. Ital. 1851, voi. I, pp. 119-20. Vedi in proposito: D'Ambrorìo. Frécis mìlit. eb polir,, de le Campagne de I. Marat contre les Autrichiens etc, in Le Carnet Mstorique et literaire. Tome III (Ianvier-Iuin 1899) Paris, p. 88; Pepe Q. Me­morie etc. Parigi, Baudry 1847, voi. I, p. 281; SeUiard. Memoìres, Tomo I, p. 218. H gen. Belliard, che verso la fine, del mese di aprile fu dall'Imperatore Napo­leone mandato aBe GioaccMnò* prima di partire ebbe con lui un abboccamento, dove, dopo aver deplorato con Ini l'inizio delle ostilità da parte del Marat mentre egli non voleva la guerra, Napoleone gli avrebbe soggiunto: Murat ha agito per me; io lo sosterrò. Voi gli direte eneio Organizzo un'armata sulla frontiera del Piemonte per dargli la mano. Occorre giungere a Milano. Murat sogna la sovranità dell'Italia. Io non concepisco l'unità dell'Italia, ma bensì due divi­sioni separate dal Po. In Italia sono troppe grandi città, e opinioni costumi ed usi differenti, e: di cui gli interessi sono interamente opposti. Io ho pensato apvente a questa unità, ma non ne ho vista la possibilità, almeno per lungo tempo. Se la divisione avesse luogo, Murat prenderebbe la riva diritta e io di­sporrei della riva sinistra. Quanto al Piemonte *** che devono esser legate alla parte della riva sinistra negli interessi della Francia, se ne parlerà più tardi. Tutt'al più voi vedrete sui luoghi quel che può farei, eco. L'Impe­ratore di Francia ora faceva suo il programma minimo, caldeggiato dal Murat con lui e col principe Eugenio nel 1818-14